Vita di città
Una lettera al sindaco, 'qui a Modugno c'è poca sicurezza'
La Lega Modugno dopo l'ennesimo furto ad un rivenditori di cellulari
Modugno - venerdì 14 dicembre 2018
23.23
La Lega Modugno scrive al sindaco Nicola Magrone una lettera aperta sulla sicurezza che riceviamo e pubblichiamo.
"Signor Sindaco, a poche ore dall'ennesima "spaccata" notturna, ai danni di un operatore commerciale di Via Roma, in Modugno, siamo costretti a riproporle una domanda, a lei già rivolta la sera di lunedì 3 dicembre, nel corso dell'incontro con i cittadini, in cui si doveva discutere del vero e del falso. Davvero Lei ritiene che a Modugno non esista una vera e propria emergenza legata ai furti di auto, furti in abitazioni, furti ai danni delle attività commerciali? Qual è per Lei il numero dal quale partire per iniziare a considerare quanto sta accadendo, ad opera della malavita, al centro come alle periferie della nostra città, una vera e propria emergenza? In questi anni, del suo ormai lungo mandato, ha mai provveduto ad interessare il Prefetto di questa situazione che, giorno dopo giorno, diventa sempre più problematica e coinvolge sempre più famiglie modugnesi? A distanza di poche ore, dopo averle formulato quella domanda la cui risposta, chiara, netta, fu che per Lei non esisteva una emergenza, proprio i genitori di una sua stretta collaboratrice furono vittime di un furto nella loro abitazione. Ma neanche questo episodio, che pur La doveva allarmare o indurre ad una considerazione, L'ha fatta sensatamente retrocedere da quella posizione. Si tratta di semplice ostinazione caratteriale? O vuole, come in altri tempi, nascondere una verità che cancellerebbe il clima artefatto di armoniosa rivoluzione gentile che, in questi anni, ha tentato di far credere ai cittadini modugnesi? Neanche i suoi più stretti collaboratori, che pur vivono e respirano in questa città, si sentirono di contraddirLa, arrivando persino a smentire, ci riferiamo all'assessore Banchino, che nel suo quartiere, Piscina dei Preti, si fossero mai registrati dei furti di qualsiasi tipo. Conseguenza del Magrone-Pensiero. Da mesi lamentiamo anche una possibile, ventilata, emergenza legata alle estorsioni ai danni di alcuni operatori commerciali. Sappiamo che su questo fenomeno sono impegnati gli agenti della nostra locale Stazione dei Carabinieri ed il suo Comandante, ma riteniamo che l'organico sia inadeguato per provvedere efficacemente a tutte le problematiche esistenti. Per questo, come LEGA MODUGNO, stiamo provvedendo a scrivere una lettera al nostro Ministro dell'Interno, Matteo Salvini, per metterlo a conoscenza della situazione modugnese, al fine di chiedere un numero maggiore di carabinieri. Quel che non ci è chiaro, come il Sindaco Magrone, rinomato ex pubblico ministero, neghi queste evidenze ma, nel contempo, paradossalmente, lamenti segnali mafiosi ripetuti e ripetutamente evidenziati per un cestino portarifiuti vandalicamente incendiato, addebitando questo esecrabile atto ad un ipotetico complotto, ad un sabotaggio operato da non meglio specificati soggetti che vogliono riprendersi in mano la città, Sindaco Magrone, La invitiamo a riconsiderare la situazione e a dare più ascolto al coro sempre più roboante di quei cittadini, di quei commercianti, di quegli artigiani, di quelli che non la pensano come Lei, che vorrebbero solo Aiutarla ad amministrare meglio, più di quanto già non abbia fatto, questa Città disperata, come ebbe a considerarla Lei, anni fa, durante un Suo comizio."
"Signor Sindaco, a poche ore dall'ennesima "spaccata" notturna, ai danni di un operatore commerciale di Via Roma, in Modugno, siamo costretti a riproporle una domanda, a lei già rivolta la sera di lunedì 3 dicembre, nel corso dell'incontro con i cittadini, in cui si doveva discutere del vero e del falso. Davvero Lei ritiene che a Modugno non esista una vera e propria emergenza legata ai furti di auto, furti in abitazioni, furti ai danni delle attività commerciali? Qual è per Lei il numero dal quale partire per iniziare a considerare quanto sta accadendo, ad opera della malavita, al centro come alle periferie della nostra città, una vera e propria emergenza? In questi anni, del suo ormai lungo mandato, ha mai provveduto ad interessare il Prefetto di questa situazione che, giorno dopo giorno, diventa sempre più problematica e coinvolge sempre più famiglie modugnesi? A distanza di poche ore, dopo averle formulato quella domanda la cui risposta, chiara, netta, fu che per Lei non esisteva una emergenza, proprio i genitori di una sua stretta collaboratrice furono vittime di un furto nella loro abitazione. Ma neanche questo episodio, che pur La doveva allarmare o indurre ad una considerazione, L'ha fatta sensatamente retrocedere da quella posizione. Si tratta di semplice ostinazione caratteriale? O vuole, come in altri tempi, nascondere una verità che cancellerebbe il clima artefatto di armoniosa rivoluzione gentile che, in questi anni, ha tentato di far credere ai cittadini modugnesi? Neanche i suoi più stretti collaboratori, che pur vivono e respirano in questa città, si sentirono di contraddirLa, arrivando persino a smentire, ci riferiamo all'assessore Banchino, che nel suo quartiere, Piscina dei Preti, si fossero mai registrati dei furti di qualsiasi tipo. Conseguenza del Magrone-Pensiero. Da mesi lamentiamo anche una possibile, ventilata, emergenza legata alle estorsioni ai danni di alcuni operatori commerciali. Sappiamo che su questo fenomeno sono impegnati gli agenti della nostra locale Stazione dei Carabinieri ed il suo Comandante, ma riteniamo che l'organico sia inadeguato per provvedere efficacemente a tutte le problematiche esistenti. Per questo, come LEGA MODUGNO, stiamo provvedendo a scrivere una lettera al nostro Ministro dell'Interno, Matteo Salvini, per metterlo a conoscenza della situazione modugnese, al fine di chiedere un numero maggiore di carabinieri. Quel che non ci è chiaro, come il Sindaco Magrone, rinomato ex pubblico ministero, neghi queste evidenze ma, nel contempo, paradossalmente, lamenti segnali mafiosi ripetuti e ripetutamente evidenziati per un cestino portarifiuti vandalicamente incendiato, addebitando questo esecrabile atto ad un ipotetico complotto, ad un sabotaggio operato da non meglio specificati soggetti che vogliono riprendersi in mano la città, Sindaco Magrone, La invitiamo a riconsiderare la situazione e a dare più ascolto al coro sempre più roboante di quei cittadini, di quei commercianti, di quegli artigiani, di quelli che non la pensano come Lei, che vorrebbero solo Aiutarla ad amministrare meglio, più di quanto già non abbia fatto, questa Città disperata, come ebbe a considerarla Lei, anni fa, durante un Suo comizio."