Eventi e folklore
Una domenica fredda. Riscaldiamoci a teatro
Il principe felice alls Cittadella delle Arti
Modugno - domenica 25 febbraio 2018
17.46
Una fiaba non a lieto fine che viene rimaneggiata dandole il meritato Happy End. È il principio dello spettacolo IL PRINCIPE FELICE CON LIETO FINE, riadattato da Valentina Diana, con regia di Giuseppe Semeraro e Cristina Mileti. Il progetto nasce dall'idea di non rassegnarsi ai finali tristi. L'opera originale, così come è stata scritta da Wilde è piena di poesia, ma è triste. Ha un finale che non lascia speranza. Da qui l'idea di Valentina Diana di cambiarne il finale.
"Mi sono chiesta allora se non ci fosse un modo per scendere a patti (almeno!) con l'immaginario – spiega la drammaturga - per far rivivere quella storia dandole una seconda possibilità. Mi sono chiesta se il teatro non potesse essere appunto "teatro" di questa sfida".
Due personaggi, due attori, in scena, raccontano una storia confrontandosi con una predestinazione, utilizzando contro questa la sola arma di cui dispongono: la propria fantasia. La fantasia può essere d'aiuto in molti casi, può condannare o salvare a piacimento. La riscrittura in questo caso diventa il teatro dell'azione, della battaglia a colpi di invenzione, per avere la meglio sulla retorica del sacrificio dei buoni e dei giusti, come sola risposta all'ingiustizia.
"Credo che questo possa essere, ancora più della storia in sé, un messaggio più che mai utile – commenta Diana - una risorsa pronta all'uso e a portata di manine, contro la rassegnazione e la passività di cui, troppo spesso, i bambini sono oggi spettatori".
Ridare quindi l'infanzia ai bambini e far ritornare gli adulti alla loro infanzia è uno degli obiettivi di questo innovativo spettacolo che, oltre ad allietare il pubblico, porterà una ventata di ottimismo contagiosa da portare a casa a fine spettacolo.
Ancora una volta una bella domenica, seppur gelida e piovosa, da trascorrere alla Cittadella delle Arti con il teatro.
"Mi sono chiesta allora se non ci fosse un modo per scendere a patti (almeno!) con l'immaginario – spiega la drammaturga - per far rivivere quella storia dandole una seconda possibilità. Mi sono chiesta se il teatro non potesse essere appunto "teatro" di questa sfida".
Due personaggi, due attori, in scena, raccontano una storia confrontandosi con una predestinazione, utilizzando contro questa la sola arma di cui dispongono: la propria fantasia. La fantasia può essere d'aiuto in molti casi, può condannare o salvare a piacimento. La riscrittura in questo caso diventa il teatro dell'azione, della battaglia a colpi di invenzione, per avere la meglio sulla retorica del sacrificio dei buoni e dei giusti, come sola risposta all'ingiustizia.
"Credo che questo possa essere, ancora più della storia in sé, un messaggio più che mai utile – commenta Diana - una risorsa pronta all'uso e a portata di manine, contro la rassegnazione e la passività di cui, troppo spesso, i bambini sono oggi spettatori".
Ridare quindi l'infanzia ai bambini e far ritornare gli adulti alla loro infanzia è uno degli obiettivi di questo innovativo spettacolo che, oltre ad allietare il pubblico, porterà una ventata di ottimismo contagiosa da portare a casa a fine spettacolo.
Ancora una volta una bella domenica, seppur gelida e piovosa, da trascorrere alla Cittadella delle Arti con il teatro.