Cultura
Tesori nascosti al Comune, oggi l'inaugurazione
Scoperta dopo i lavori a Palazzo Santa Croce
Modugno - sabato 31 agosto 2019
14.20
A MODUGNO UN NUOVO TESORO EMERSO DAL PASSATO
SARÀ VISIBILE A TUTTI
Appuntamento oggi alle 18 l'inaugurazione della sala multimdiale/conferenze con i ritrovamenti archeologici a vista nella sede del Municipio di Modugno. Per riportare Palazzo Santa Croce alla sua più compiuta natura di bene culturale. Nella stessa occasione sarà illustrato il protocollo d'intesa tra il Comune e la Soprintendenza della Città Metropolitana di Bari che dà avvio alle attività di valorizzazione del Villaggio Neolitico nell'area di Balsignano.
Il Sindaco Nicola Magrone: "Siamo giunti ad una fase di vera valorizzazione dell'ex-Monastero Santa Croce. Le realizzazioni dell'amministrazione per mettere in luce le testimonianze archeologiche emerse durante i lavori di restauro sono uno spettacolo. È stata una nostra precisa scelta, con rilevante sforzo economico, quella di mantenere l'integrità dei ritrovamenti con soluzioni tecniche e architettoniche tali da offrire al pubblico la visione dei tesori emersi dal passato."
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Modugno - Sono conclusi le opere per la valorizzazione e la fruizione dei ritrovamenti archeologici emersi a Palazzo Santa Croce (sede del Comune) durante i lavori per la riqualificazione del chiostro dell'ex Monastero da adibire a "Polo Culturale".
Sabato 31 agosto, dunque, in Piazza del Popolo 16, si svolgerà l'inaugurazione della sala multimediale/conferenze, luogo dei ritrovamenti, dove è stata realizzata una pavimentazione sospesa con parti vetrate per consentire la visione di quanto è venuto alla luce grazie ai lavori di scavo fatti nell'ambito del recupero e restauro del chiostro dell'ex Monastero "Santa Maria della Croce", un intervento voluto e realizzato dall'amministrazione Magrone. Interverranno il Sindaco di Modugno, Nicola Magrone, l'Assessore ai Beni Culturali, William Formicola, il Soprintendente Archeologia Belle Arti e Paesaggio Città Metropolitana di Bari, Luigi La Rocca, il Direttore dei Lavori di completamento dello scavo archeologico, Arch. Michele Petruzzelli, l'Archeologo e Direttore Tecnico dell'impresa De Marco esecutrice dei lavori, Dr. Michele Cuccovillo, il Direttore del Consorzio Idria, Dr. Francesco Carofiglio.
Nei locali che fino a tre anni fa ospitavano ufficio elettorale a seguito delle attività di rimozione della pavimentazione e degli strati di sottofondo previste nell'ambito del restauro del chiostro, sono emerse antiche testimonianze del passato fra cui delle strutture ipogee e pavimentazioni basolate, risalenti ad epoche diverse (forse adibiti anche ad aree di stazionamento per animali), canali di scolo delle acque, una cisterna e una scala conduce all'interno delle cavità rese praticabili dai lavori, nonché alcuni reperti in rame e bronzo, frammenti lapidei e ceramici ed oggetti della vita quotidiana del passato. Si tratta di ritrovamenti risalenti - secondo valutazioni degli archeologi - a periodi antecedenti all'edificazione del monastero del 1618, databili in alcuni casi anche al secolo 1300, rispetto ai quali l'Amministrazione ha scelto un approccio conservativo e fruitivo allo stesso tempo.
"Per la precisione – spiega l'Assessore ai Beni Culturali William Formicola – inauguriamo il completamento del recupero di Palazzo Santa Croce destinato a diventare "Polo Culturale", per la parte in cui sono venuti alla luce i ritrovamenti di natura archeologica. Dinanzi a tali sorprese, l'amministrazione ha fatto una scelta, estremamente consapevole, di tipo fruitivo e conservativo al tempo stesso, abbandonando l'ipotesi, pur possibile, del reinterro dei ritrovamenti, ma al contrario proseguendo nella campagna di indagine archeologica fino a progettare una soluzione tecnica ed architettonica tale da consentire contemporaneamente, la preservazione delle testimonianze rinvenute, la praticabilità degli ambienti, la possibilità di una futura ripresa delle ricerche, ed offrendo al pubblico la visibilità degli affascinanti ambienti ipogei con idonei sistemi protettivi." Verranno realizzati successivamente - a breve - alcuni ulteriori interventi di completamento che consentiranno l'esposizione all'interno della sala dei reperti archeologici ivi rinvenuti, avviando così la strada della creazione di strutture museali ed espositive a Modugno.
Il completamento del recupero di Palazzo Santa Croce, oggetto di una specifica variante al progetto originario, è stato interamente finanziato dal Comune di Modugno.
Entra così nel vivo la fase di valorizzazione di Palazzo Santa Croce per farne un "Polo Culturale", con un evento che sarà anche occasione per presentare la pubblicazione, a cura del Comune, del volume a stampa "Modugno Cultura". L'opuscolo, la cui realizzazione è inserita nel più ampio progetto di creazione del "Polo Culturale" nell'ex convento di S. Maria della Croce, sarà uno strumento utile a fornire un panorama significativo della ricchezza del patrimonio culturale, ambientale e storico della Città di Modugno e del suo territorio, anche dal punto di vista naturalistico che ha caratterizzato per secoli l'identità del suo territorio, senza la pretesa di rappresentare un saggio storico o una guida turistica.
Nella stessa occasione, inoltre, sarà presentato il nuovo portale cultura della Città di Modugno, anch'esso facente parte integrante del progetto di creazione del Polo Culturale, e l'avvio a partire dal prossimo autunno dell'apertura al pubblico il sabato e al domenica (come per il casale di Balsignano) di Palazzo santa Croce e dell'Infopoint consentendo così di poter ammirare la struttura recuperata ed i ritrovamenti archeologici.
Nell'occasione, verranno anche illustrati i contenuti del Protocollo di Intesa tra il Comune di Modugno e la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Città Metropolitana di Bari per la valorizzazione del comprensorio di Balsignano, grazie al quale - e ad appositi stanziamenti inseriti nel bilancio comunale- verranno avviate le attività di scavo e valorizzazione dell'insediamento del "Villaggio Neolitico" di recente acquisito al demanio comunale.
"Negli ultimi decenni – tiene a sottolineare il Sindaco Magrone - la città di Modugno ha pagato a caro prezzo la pesante presenza di una zona industriale che ha tradito la originaria vocazione cittadina di centro agricolo e rurale. La progressiva occupazione del territorio limitrofo all'abitato ha letteralmente cancellato una serie di insediamenti e testimonianze del passato, fagocitati dall'edilizia industriale. La nostra amministrazione si sta impegnando fino allo stremo per preservare e valorizzare le testimonianze del passato che sono sopravvissute all'assalto industriale, come ad esempio il Casale di Balsignano oggi completamente fruibile, o ancora la vicina area archeologica, sede di un insediamento del neolitico antico, di recente acquisita al demanio comunale (luglio 2017) ed in procinto della ripresa delle attività di valorizzazione. Oggi proseguiamo con i recenti ritrovamenti di Palazzo Santa Croce mentre intraprenderemo presto nuove iniziative per dare rilievo alle sepolture di epoca rinascimentale rinvenute in Piazzetta Santa Caterina dove a breve verrà installata una targa che illustra le antiche testimonianze rinvenute e presenti nel sottosuolo."
Palazzo Santa Croce nasce nel diciassettesimo secolo come Convento di clausura per le monache olivetane. Nel 1866, con la legge di Soppressione degli Ordini Religiosi, il fabbricato viene acquisito al Demanio. Con decreto reale del 24 maggio 1896 è successivamente ceduto al Comune e l'Amministrazione Civica nel 1899, dopo lavori di adattamento, vi trasferisce le sedi del Municipio, della Pretura e del Carcere Mandamentale.
L'intero complesso di piazza del Popolo, ex monastero e chiesa, è stato riconosciuto come sito di considerevole interesse storico e artistico e notevole testimonianza di architettura sacra del sei-settecento.
SARÀ VISIBILE A TUTTI
Appuntamento oggi alle 18 l'inaugurazione della sala multimdiale/conferenze con i ritrovamenti archeologici a vista nella sede del Municipio di Modugno. Per riportare Palazzo Santa Croce alla sua più compiuta natura di bene culturale. Nella stessa occasione sarà illustrato il protocollo d'intesa tra il Comune e la Soprintendenza della Città Metropolitana di Bari che dà avvio alle attività di valorizzazione del Villaggio Neolitico nell'area di Balsignano.
Il Sindaco Nicola Magrone: "Siamo giunti ad una fase di vera valorizzazione dell'ex-Monastero Santa Croce. Le realizzazioni dell'amministrazione per mettere in luce le testimonianze archeologiche emerse durante i lavori di restauro sono uno spettacolo. È stata una nostra precisa scelta, con rilevante sforzo economico, quella di mantenere l'integrità dei ritrovamenti con soluzioni tecniche e architettoniche tali da offrire al pubblico la visione dei tesori emersi dal passato."
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Modugno - Sono conclusi le opere per la valorizzazione e la fruizione dei ritrovamenti archeologici emersi a Palazzo Santa Croce (sede del Comune) durante i lavori per la riqualificazione del chiostro dell'ex Monastero da adibire a "Polo Culturale".
Sabato 31 agosto, dunque, in Piazza del Popolo 16, si svolgerà l'inaugurazione della sala multimediale/conferenze, luogo dei ritrovamenti, dove è stata realizzata una pavimentazione sospesa con parti vetrate per consentire la visione di quanto è venuto alla luce grazie ai lavori di scavo fatti nell'ambito del recupero e restauro del chiostro dell'ex Monastero "Santa Maria della Croce", un intervento voluto e realizzato dall'amministrazione Magrone. Interverranno il Sindaco di Modugno, Nicola Magrone, l'Assessore ai Beni Culturali, William Formicola, il Soprintendente Archeologia Belle Arti e Paesaggio Città Metropolitana di Bari, Luigi La Rocca, il Direttore dei Lavori di completamento dello scavo archeologico, Arch. Michele Petruzzelli, l'Archeologo e Direttore Tecnico dell'impresa De Marco esecutrice dei lavori, Dr. Michele Cuccovillo, il Direttore del Consorzio Idria, Dr. Francesco Carofiglio.
Nei locali che fino a tre anni fa ospitavano ufficio elettorale a seguito delle attività di rimozione della pavimentazione e degli strati di sottofondo previste nell'ambito del restauro del chiostro, sono emerse antiche testimonianze del passato fra cui delle strutture ipogee e pavimentazioni basolate, risalenti ad epoche diverse (forse adibiti anche ad aree di stazionamento per animali), canali di scolo delle acque, una cisterna e una scala conduce all'interno delle cavità rese praticabili dai lavori, nonché alcuni reperti in rame e bronzo, frammenti lapidei e ceramici ed oggetti della vita quotidiana del passato. Si tratta di ritrovamenti risalenti - secondo valutazioni degli archeologi - a periodi antecedenti all'edificazione del monastero del 1618, databili in alcuni casi anche al secolo 1300, rispetto ai quali l'Amministrazione ha scelto un approccio conservativo e fruitivo allo stesso tempo.
"Per la precisione – spiega l'Assessore ai Beni Culturali William Formicola – inauguriamo il completamento del recupero di Palazzo Santa Croce destinato a diventare "Polo Culturale", per la parte in cui sono venuti alla luce i ritrovamenti di natura archeologica. Dinanzi a tali sorprese, l'amministrazione ha fatto una scelta, estremamente consapevole, di tipo fruitivo e conservativo al tempo stesso, abbandonando l'ipotesi, pur possibile, del reinterro dei ritrovamenti, ma al contrario proseguendo nella campagna di indagine archeologica fino a progettare una soluzione tecnica ed architettonica tale da consentire contemporaneamente, la preservazione delle testimonianze rinvenute, la praticabilità degli ambienti, la possibilità di una futura ripresa delle ricerche, ed offrendo al pubblico la visibilità degli affascinanti ambienti ipogei con idonei sistemi protettivi." Verranno realizzati successivamente - a breve - alcuni ulteriori interventi di completamento che consentiranno l'esposizione all'interno della sala dei reperti archeologici ivi rinvenuti, avviando così la strada della creazione di strutture museali ed espositive a Modugno.
Il completamento del recupero di Palazzo Santa Croce, oggetto di una specifica variante al progetto originario, è stato interamente finanziato dal Comune di Modugno.
Entra così nel vivo la fase di valorizzazione di Palazzo Santa Croce per farne un "Polo Culturale", con un evento che sarà anche occasione per presentare la pubblicazione, a cura del Comune, del volume a stampa "Modugno Cultura". L'opuscolo, la cui realizzazione è inserita nel più ampio progetto di creazione del "Polo Culturale" nell'ex convento di S. Maria della Croce, sarà uno strumento utile a fornire un panorama significativo della ricchezza del patrimonio culturale, ambientale e storico della Città di Modugno e del suo territorio, anche dal punto di vista naturalistico che ha caratterizzato per secoli l'identità del suo territorio, senza la pretesa di rappresentare un saggio storico o una guida turistica.
Nella stessa occasione, inoltre, sarà presentato il nuovo portale cultura della Città di Modugno, anch'esso facente parte integrante del progetto di creazione del Polo Culturale, e l'avvio a partire dal prossimo autunno dell'apertura al pubblico il sabato e al domenica (come per il casale di Balsignano) di Palazzo santa Croce e dell'Infopoint consentendo così di poter ammirare la struttura recuperata ed i ritrovamenti archeologici.
Nell'occasione, verranno anche illustrati i contenuti del Protocollo di Intesa tra il Comune di Modugno e la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Città Metropolitana di Bari per la valorizzazione del comprensorio di Balsignano, grazie al quale - e ad appositi stanziamenti inseriti nel bilancio comunale- verranno avviate le attività di scavo e valorizzazione dell'insediamento del "Villaggio Neolitico" di recente acquisito al demanio comunale.
"Negli ultimi decenni – tiene a sottolineare il Sindaco Magrone - la città di Modugno ha pagato a caro prezzo la pesante presenza di una zona industriale che ha tradito la originaria vocazione cittadina di centro agricolo e rurale. La progressiva occupazione del territorio limitrofo all'abitato ha letteralmente cancellato una serie di insediamenti e testimonianze del passato, fagocitati dall'edilizia industriale. La nostra amministrazione si sta impegnando fino allo stremo per preservare e valorizzare le testimonianze del passato che sono sopravvissute all'assalto industriale, come ad esempio il Casale di Balsignano oggi completamente fruibile, o ancora la vicina area archeologica, sede di un insediamento del neolitico antico, di recente acquisita al demanio comunale (luglio 2017) ed in procinto della ripresa delle attività di valorizzazione. Oggi proseguiamo con i recenti ritrovamenti di Palazzo Santa Croce mentre intraprenderemo presto nuove iniziative per dare rilievo alle sepolture di epoca rinascimentale rinvenute in Piazzetta Santa Caterina dove a breve verrà installata una targa che illustra le antiche testimonianze rinvenute e presenti nel sottosuolo."
Palazzo Santa Croce nasce nel diciassettesimo secolo come Convento di clausura per le monache olivetane. Nel 1866, con la legge di Soppressione degli Ordini Religiosi, il fabbricato viene acquisito al Demanio. Con decreto reale del 24 maggio 1896 è successivamente ceduto al Comune e l'Amministrazione Civica nel 1899, dopo lavori di adattamento, vi trasferisce le sedi del Municipio, della Pretura e del Carcere Mandamentale.
L'intero complesso di piazza del Popolo, ex monastero e chiesa, è stato riconosciuto come sito di considerevole interesse storico e artistico e notevole testimonianza di architettura sacra del sei-settecento.