Stop al cibo 'falso'. Coldiretti in piazza anche da noi

Si parte da un presupposto: 'l''assenza dell'indicazione chiara dell'origine non consente di conoscere un elemento di scelta determinante per le caratteristiche qualitative e impedisce anche ai consumatori di sostenere le realtà produttive nazionali e con esse il lavoro e l'economia del territorio. Grazie a questa nuova norma usciranno così finalmente dall'anonimato, e saranno quindi riconoscibili nelle etichette della pasta, ben 4,3 miliardi di chili di grano duro italiano'. A dirlo e' la Coldiretti che in tutta Italia ha lanciato la raccolta firme contro il falso made in Italy. Firme anche da noi ieri.durante il tradizionale mecato contadino (tra l'altro riuscitissimo). A dare l'esempio il sindaco Nicola Magrone, Danilo Sciannimanico assessore alle Attivita' produttive e il comandante della Polizia locale Luigi Di Caterino.
Nonostante i passi in avanti, ci ancora ampie zone d'ombra e ogni giorno rischiano di finire nel piatto alimenti di bassa qualità e origine incerta che mettono a rischio la salute, come dimostrano i ripetuti allarmi alimentari che si propagano rapidamente a livello planetario per la mancanza di trasparenza.