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Si taglia ad una bottiglia dopo aver perso al centro scommesse: ingiurie sul web

La rete si scatena e poi i commenti 'spariscono'

E' notizia delle ultime ore che un trentenne extracomunitario, uscito da un centro scommesse situato in corso Vittorio Emanuele, si sarebbe volontariamente reciso l'arteria brachiale con una bottiglia di vetro. I più pensano ad un gesto causato dall'ennesima giocata persa e dall'alcool, ma ciò che colpisce è la reazione del web quando si è diffusa la notizia.
In alcuni gruppi su Facebook dedicati ai cittadini modugnesi sono fioccati commenti che poco hanno di sociale e molto di razziale, commenti che vanno dal classico "tornate alle vostre case" al più elaborato "ecco dove finiscono i soldi pubblici". Il web, dietro l'anonimato o lo pseudo tale, riscopre una parte di quell'Italia intollerante che pensa ancora che la parola immigrazione coincida con invasione. Commenti del genere stridono con il periodo di festa che stiamo vivendo infatti alcuni gruppi hanno prontamente provveduto a cancellare i post negativi e le conversazioni a riguardo. Ora non resta che chiederci se sia più grave avere delle idee estremiste e avere una piattaforma dove viene promosso il dialogo per esprimerle e confutarle o eliminare le posizioni contraddittorie coprendosi il volto come le tre scimmiette "Non vedo, non sento non parlo".
Di certo sta di fatto che la comunicazione su certi argomenti è a dir poco complicata e spesso si preferisce chiudere gli occhi e far finta di nulla nascondendosi dietro il politically correct piuttosto che affrontarli creando punti di incontro.
Un'occasione sprecata per la rete che, parafrasando il nostro conterraneo Caparezza " Non è Che Guevara anche se si finge tale".
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