Attualità
RFI, Damascelli: 'che fine hanno fatto le opere complementari?'
Il consigliere bitontino di Forza Italia dopo.il verbale tra Comune, Regione e Ferrovie
Modugno - martedì 14 gennaio 2020
20.02
Dal consigliere regionale di Forza Italia, il bitontino Damascelli riceviamo e pubblichiamo la nota sulla fermata RFI di Modugno.
"Un mese fa ho denunciato lo scempio della nuova fermata ferroviaria di Modugno, realizzata in aperta campagna senza alcun collegamento con il centro urbano, che dista ben due chilometri ed è raggiungibile solo attraverso due strade prive di illuminazione, marciapiedi e viabilità di servizio. A seguito della mia interrogazione urgente, l'assessore regionale ai trasporti ha convocato un tavolo con Rete Ferroviaria Italiana e Comune di Modugno, che si è tenuto lo scorso 10 gennaio. Ma la soluzione prospettata non risolve il problema nell'immediato". Così Domenico Damascelli, consigliere regionale di Forza Italia.
"È stato sottoscritto un semplice verbale d'intesa – prosegue – ma senza un crono programma e senza tempi certi per la realizzazione delle opere complementari, imprescindibili per la messa in esercizio della nuova fermata extra urbana. È tutto molto aleatorio, e i tempi si annunciano indefiniti. Si parla di un'intesa raggiunta, ma che valore può avere, dal momento che è stata disattesa perfino una convenzione sottoscritta da RFI nel 2014, nella quale s'impegnava a garantire la realizzazione di tutte le necessarie opere infrastrutturali?".
"Per il momento – sottolinea – nella nuova fermata non sono stati garantiti neppure i servizi igienici, e questo è inaccettabile a prescindere dalla denominazione di quel luogo sperduto (fermata piuttosto che stazione). Chiedo pertanto che continui ad essere operativa la fermata in centro e la linea attualmente in esercizio, finché non verranno portati a termine tutti i lavori complementari della nuova".
"Continuerò a tenere i fari accesi su quest'opera, a garanzia del diritto dei cittadini ad una mobilità decorosa e funzionale"
"Un mese fa ho denunciato lo scempio della nuova fermata ferroviaria di Modugno, realizzata in aperta campagna senza alcun collegamento con il centro urbano, che dista ben due chilometri ed è raggiungibile solo attraverso due strade prive di illuminazione, marciapiedi e viabilità di servizio. A seguito della mia interrogazione urgente, l'assessore regionale ai trasporti ha convocato un tavolo con Rete Ferroviaria Italiana e Comune di Modugno, che si è tenuto lo scorso 10 gennaio. Ma la soluzione prospettata non risolve il problema nell'immediato". Così Domenico Damascelli, consigliere regionale di Forza Italia.
"È stato sottoscritto un semplice verbale d'intesa – prosegue – ma senza un crono programma e senza tempi certi per la realizzazione delle opere complementari, imprescindibili per la messa in esercizio della nuova fermata extra urbana. È tutto molto aleatorio, e i tempi si annunciano indefiniti. Si parla di un'intesa raggiunta, ma che valore può avere, dal momento che è stata disattesa perfino una convenzione sottoscritta da RFI nel 2014, nella quale s'impegnava a garantire la realizzazione di tutte le necessarie opere infrastrutturali?".
"Per il momento – sottolinea – nella nuova fermata non sono stati garantiti neppure i servizi igienici, e questo è inaccettabile a prescindere dalla denominazione di quel luogo sperduto (fermata piuttosto che stazione). Chiedo pertanto che continui ad essere operativa la fermata in centro e la linea attualmente in esercizio, finché non verranno portati a termine tutti i lavori complementari della nuova".
"Continuerò a tenere i fari accesi su quest'opera, a garanzia del diritto dei cittadini ad una mobilità decorosa e funzionale"