Attualità
Nuova fermata Fs a Modugno, il bitontino Damascelli (e non il vice presidente del Consiglio) chiede spiegazioni alla giunta regionale
Il consigliere: "priorità assoluta per capire e risolvere il problema"
Modugno - lunedì 16 dicembre 2019
14.07
Nuova fermata Rfi a Modugno in aperta campagna, buia e senza viabilità, il consigliere regionale bitontino di Forza Italia Domenico Damascelli interroga la giunta regionale.
"Una fermata ferroviaria in aperta campagna, senza illuminazione né viabilità né servizi di collegamento con il centro cittadino, che dista ben due chilometri: la nuova fermata di Rfi a Modugno sta provocando legittime proteste da parte degli utenti ed è per questo che ho depositato un'interrogazione urgente diretta all'assessore regionale ai Trasporti. Il prossimo 23 dicembre è stata prevista la messa in esercizio della nuova tratta ferroviaria Bari Sant'Andrea-Bitetto, ultimo segmento del raddoppio della linea Bari-Taranto, realizzata e gestita da Rete Ferroviaria Italiana.
Il nuovo tracciato prevede due fermate, tra cui quella di Modugno, in aperta campagna e irraggiungibile a piedi, visto che l'unica via di congiungimento è rappresentata da una strada vicinale del tutto buia e pericolosa. Eppure, nel 2014, Rfi e Comune di Modugno sottoscrissero un accordo che prevedeva la realizzazione - a carico di Rfi - delle imprescindibili opere complementari all'infrastruttura ferroviaria. Accordo a cui non è stato dato seguito.
Di tutto questo chiedo conto alla Giunta nella mia interrogazione, ma non solo: visto che l'attivazione della nuova fermata comporterà la dismissione dell'attuale stazione in centro, come si possono costringere i cittadini di Modugno a scendere in aperta campagna e a percorrere una strada interpoderale buia e priva di marciapiede per arrivare in città? Tutto ciò è inconcepibile e inaccettabile. Nella mia interrogazione chiedo anche di sapere in quali tempi si provvederà a soddisfare la richiesta del Comune di Modugno di incrementare i trasferimenti per i servizi minimi destinati al trasporto pubblico locale, in considerazione del fatto che non è ancora entrato in vigore il nuovo Piano di Bacino del tpl, certamente da rimodulare alla luce di questa situazione, per consentire la copertura dei costi necessari ad assicurare con continuità il nuovo collegamento tra la fermata ferroviaria extra urbana e la città di Modugno".
Una domanda: perché della questione non se n'è occupato anche il vice presidente del Consiglio Peppino Longo?
"Una fermata ferroviaria in aperta campagna, senza illuminazione né viabilità né servizi di collegamento con il centro cittadino, che dista ben due chilometri: la nuova fermata di Rfi a Modugno sta provocando legittime proteste da parte degli utenti ed è per questo che ho depositato un'interrogazione urgente diretta all'assessore regionale ai Trasporti. Il prossimo 23 dicembre è stata prevista la messa in esercizio della nuova tratta ferroviaria Bari Sant'Andrea-Bitetto, ultimo segmento del raddoppio della linea Bari-Taranto, realizzata e gestita da Rete Ferroviaria Italiana.
Il nuovo tracciato prevede due fermate, tra cui quella di Modugno, in aperta campagna e irraggiungibile a piedi, visto che l'unica via di congiungimento è rappresentata da una strada vicinale del tutto buia e pericolosa. Eppure, nel 2014, Rfi e Comune di Modugno sottoscrissero un accordo che prevedeva la realizzazione - a carico di Rfi - delle imprescindibili opere complementari all'infrastruttura ferroviaria. Accordo a cui non è stato dato seguito.
Di tutto questo chiedo conto alla Giunta nella mia interrogazione, ma non solo: visto che l'attivazione della nuova fermata comporterà la dismissione dell'attuale stazione in centro, come si possono costringere i cittadini di Modugno a scendere in aperta campagna e a percorrere una strada interpoderale buia e priva di marciapiede per arrivare in città? Tutto ciò è inconcepibile e inaccettabile. Nella mia interrogazione chiedo anche di sapere in quali tempi si provvederà a soddisfare la richiesta del Comune di Modugno di incrementare i trasferimenti per i servizi minimi destinati al trasporto pubblico locale, in considerazione del fatto che non è ancora entrato in vigore il nuovo Piano di Bacino del tpl, certamente da rimodulare alla luce di questa situazione, per consentire la copertura dei costi necessari ad assicurare con continuità il nuovo collegamento tra la fermata ferroviaria extra urbana e la città di Modugno".
Una domanda: perché della questione non se n'è occupato anche il vice presidente del Consiglio Peppino Longo?