Attualità
Punti di primo intervento, non saranno chiusi
Le rassicurazioni della Regione
Modugno - lunedì 23 aprile 2018
7.40
Il direttore del Dipartimento, Giancarlo Ruscitti insieme con la struttura tecnica, ha incontrato i direttori generali delle sei Asl pugliesi per un confronto sulla proposta di riordino dei Punti di Primo Intervento. Tutto ciò sarà propedeutico all'organizzazione delle conferenze dei sindaci che si svolgeranno sui territori, prima dell'ulteriore confronto con gli assessori che si svolgerà nuovamente nel corso di una Giunta ordinaria.
"Quello che dobbiamo fare, come struttura tecnica – ha detto Ruscitti al termine della riunione con i direttori generali - è garantire a tutti i pugliesi un'assistenza in emergenza adeguata agli standard nazionali. Più volte siamo stati sollecitati dal Ministero della Salute ad adempiere in tema di Punti di Primo Intervento perché così come sono stati immaginati e costituti, sono stati una cerniera di passaggio tra un ospedale che è stato riconvertito in PTA (Presidi Territoriali di Assistenza) e una gestione dell'emergenza. Ora che la Puglia è in grado di assicurare un livello superiore di assistenza, passiamo alla seconda fase che si accompagnerà, io spero entro l'anno, con la nascita dell'agenzia regionale per il 118".
"Noi stiamo lavorando, come è
ha continuato Ruscitti - anche per rispondere ai comuni della Puglia che hanno avuto paura che la riconversione dei PPI rappresentasse un danno per la popolazione. Ma in realtà non è così. Molti PPI erano aperti 12 ore, quindi durante la notte era già il 118 che suppliva alla chiusura del punto di primo intervento. Con questa riconversione laddove ci sono più di 6mila prestazioni all'anno, resterà una postazione fissa con personale del 118 che sostituirà quello ospedaliero e che, a differenza di oggi, potrà garantire interventi anche al di fuori della postazione, pienamente integrati nel sistema 118. In tutti i Comuni interessati garantiremo la presenza di almeno una postazione medicalizzata, e soprattutto andiamo a collocare questi mezzi presso i Presidi territoriali di assistenza, dove ci sono già gli specialisti. Andremo a dare una risposta più completa e ampia rispetto a quello che davamo oggi. Nessuna chiusura, quindi. Andiamo avanti con la piena integrazione dei punti di primo intervento nelle rete territoriale della emergenza 118".
"Quello che dobbiamo fare, come struttura tecnica – ha detto Ruscitti al termine della riunione con i direttori generali - è garantire a tutti i pugliesi un'assistenza in emergenza adeguata agli standard nazionali. Più volte siamo stati sollecitati dal Ministero della Salute ad adempiere in tema di Punti di Primo Intervento perché così come sono stati immaginati e costituti, sono stati una cerniera di passaggio tra un ospedale che è stato riconvertito in PTA (Presidi Territoriali di Assistenza) e una gestione dell'emergenza. Ora che la Puglia è in grado di assicurare un livello superiore di assistenza, passiamo alla seconda fase che si accompagnerà, io spero entro l'anno, con la nascita dell'agenzia regionale per il 118".
"Noi stiamo lavorando, come è
ha continuato Ruscitti - anche per rispondere ai comuni della Puglia che hanno avuto paura che la riconversione dei PPI rappresentasse un danno per la popolazione. Ma in realtà non è così. Molti PPI erano aperti 12 ore, quindi durante la notte era già il 118 che suppliva alla chiusura del punto di primo intervento. Con questa riconversione laddove ci sono più di 6mila prestazioni all'anno, resterà una postazione fissa con personale del 118 che sostituirà quello ospedaliero e che, a differenza di oggi, potrà garantire interventi anche al di fuori della postazione, pienamente integrati nel sistema 118. In tutti i Comuni interessati garantiremo la presenza di almeno una postazione medicalizzata, e soprattutto andiamo a collocare questi mezzi presso i Presidi territoriali di assistenza, dove ci sono già gli specialisti. Andremo a dare una risposta più completa e ampia rispetto a quello che davamo oggi. Nessuna chiusura, quindi. Andiamo avanti con la piena integrazione dei punti di primo intervento nelle rete territoriale della emergenza 118".