Vita di città
Pozzo trovato a Modugno, Montebruno: «Vogliamo valorizzarlo»
L'assessore ai lavori pubblici spiega le iniziative che il Comune metterà in campo se verrà confermata l'autenticità
Modugno - sabato 18 settembre 2021
18.44
«Questo pozzo è un regalo alla città di Modugno da parte della regina Bona Sforza». Commenta così il ritrovamento di un pozzo durante i lavori di Aqp, l'assessore ai lavori Pubblici, Giuseppe Montebruno. «Il Comune di Modugno - aggiunge - era a conoscenza dell'esistenza di questo pozzo, che risulta essere già mappato. L'Acquedotto Pugliese era consapevole che ci si sarebbe imbattuti durante i lavori di ristrutturazione in questa struttura storica, e aveva previsto una deviazione attorno al manufatto del pozzo».
«Il clamore dato dalla "scoperta" - sottolinea Montebruno - è dovuto al fatto che stiamo pensando a come valorizzarlo. Dato che ci troviamo a celebrare il millennio modugnese, abbiamo intenzione di rapportarci con la Soprintendenza, che sta comunque già vigilando sulla esecuzione dei lavori, in questa direzione».
«Sfruttando il fatto che stiamo festeggiando il millennio – conclude l'assessore - abbiamo intenzione di lavorare per valorizzare al meglio questo reperto storico, non sappiamo se attraverso il posizionamento di asfalto colorato, con una iscrizione a terra oppure altro che possa servire a ricordare a tutti che lì c'è un pozzo che risale al XVI secolo».
La Soprintendenza potrebbe, comunque, decidere di avviare degli scavi per esaminare la struttura e confermare o meno che si tratti proprio del pozzo fatto costruire dalla regina. In corso interlocuzioni per comprendere quale tipo di approfondimenti dovranno essere effettuati.
«Il clamore dato dalla "scoperta" - sottolinea Montebruno - è dovuto al fatto che stiamo pensando a come valorizzarlo. Dato che ci troviamo a celebrare il millennio modugnese, abbiamo intenzione di rapportarci con la Soprintendenza, che sta comunque già vigilando sulla esecuzione dei lavori, in questa direzione».
«Sfruttando il fatto che stiamo festeggiando il millennio – conclude l'assessore - abbiamo intenzione di lavorare per valorizzare al meglio questo reperto storico, non sappiamo se attraverso il posizionamento di asfalto colorato, con una iscrizione a terra oppure altro che possa servire a ricordare a tutti che lì c'è un pozzo che risale al XVI secolo».
La Soprintendenza potrebbe, comunque, decidere di avviare degli scavi per esaminare la struttura e confermare o meno che si tratti proprio del pozzo fatto costruire dalla regina. In corso interlocuzioni per comprendere quale tipo di approfondimenti dovranno essere effettuati.