Partecipazione e senso civico per la Notte della Legalità a Modugno

Una lunga serata per parlare di legalità, di senso di responsabilità. Di amore, attraverso la testimonianza di chi ha vissuto il dolore. Una lunga serata per la notte bianca della legalità grazie ai numerosi interventi.

A cominciare da Lella Fazio, mamma di Michele ucciso per errore dalla mafia. Il racconto di Nicola Petruzzelli, direttore del carcere minorile di Bari. La testimonianza di Raffaele Diomede, educatore e coordinatore della comunità Chiccolino. Di Pasqualina Ruffo figlia di Nicola assassinato per aver sventato un tentativo di rapina. Il racconto commosso Luigi Dicillo, fratello di Rocco vittima della strage di Capaci.

Un susseguirsi di voci, anche di chi lavora con le comunità modugnesi, con i ragazzi, tutti i giorni. Di chi combatte per togliere i ragazzi dalla strada.

Durante la serata anche momenti di animazione con balli e flashmob per dire 'no' alla mafia con la promessa di scrivere insieme l'agenda della Legalità 2024, un progetto avviato già da un anno con l'impegno della consigliera Rosaria Vitrano e proseguito con l'assessore ai Servizi Sociali Apollonia Fragassi.