Paolo Magrone
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Attualità

Panettella: 'Quel siate ribelli è al giro di boa' e fa saltare il Consiglio

Il consigliere esce dall'aula e al sindaco dice: 'La politica è altro'

Il consigliere di maggioranza Maurizio Panettella è intervenuto con un lungo discorso nell'ultimo Consiglio Comunale. Seduta che ha poi fatto saltare con altri della sua maggioranza e colleghi dell'opposizione. Un lungo intervento che di seguito riportiamo.
"Grazie Presidente,
colleghi Consiglieri, componenti della Giunta, cittadini presenti e in collegamento streaming,
Sig. Sindaco,
Mi rivolgo a Lei per ultimo, perché è proprio con Lei che vorrei interloquire, qui dai banchi della maggioranza consiliare. Qui dove siedo per mandato popolare in rappresentanza di una lista "PER MODUGNO", nata con non poca sofferenza rispetto a ciò che fino a quel momento avevamo rappresentato, ma nel convincimento che in quel preciso momento dovevamo contribuire alla rinascita morale, legale, politica, economica e sociale della nostra città. E nella sua persona, Sig. Sindaco, individuammo la guida, la fermezza, il faro ma soprattutto il collante per unire e tenere in piedi, con la schiena dritta, una rappresentanza politica ed amministrativa portatrice di differenze positive, diverse da quelle da Lei sperimentate nel precedente mandato ma indispensabile per una crescita democratica, partecipata e orientata verso il raggiungimento di nuovi orizzonti.
Perché preciso questo? e perché lo faccio qui in questo momento dopo le sue comunicazioni e, fra queste, dopo la lettura dell'atto di revoca dell'assessore Alfonsi?
Perché vede, Sig. Sindaco, mentre qui oggi nel rispetto della Legge è obbligato a dare comunicazione della revoca, non ha sentito, non l'obbligo, ma nemmeno la sensibilità di convocare la sua maggioranza per informarla prima di ogni decisione su quanto stava accadendo. E dico sensibilità non perché non sappia che l'atto di revoca è nelle sue esclusive prerogative, ma perché l'assessore Alfonsi prima di essere tale, rappresentava insieme a Lei una coppia di gregari (ciclisticamente parlando), e cioè quelle persone più esperte che segnano il "tempo e l'azione ai nuovi.
Ma non solo! L'assessore Alfonsi, prima di essere tale, si è speso in prima persona candidandosi e facendosi eleggere. Ha contribuito, con le sue numerose preferenze, al risultato della Lista "Italia Giusta secondo la Costituzione". Purtroppo, non solo da ultimo sulla vicenda politica di Alfonsi, Lei ha dimostrato di non avere sensibilità e rispetto di chi siede in questa assise. Ma ormai da tempo non riesce a comprendere il disagio che si rappresenta nella discussione di provvedimenti amministrativi, nel rapporto fra gli stessi consiglieri e gli esponenti della Giunta ed anche il disagio palpabile che ha attraversato in quest' aula il rapporto fra Lei ed i suoi assessori, fra Lei ed i consiglieri della sua stessa maggioranza.
Sig. Sindaco, Lei in ripetute occasioni (le dimissioni dell'assessore Rosa Scardigno, dell'assessore Francesca Di Ciaula, dell'assessore William Formicola, della consigliera Luciana Volpicella) ha sempre usato una specie di ritornello "MA NON HO CAPITO PERCHE'?". E, nel caso ultimo dell'assessore Formicola, si è visto costretto a distribuire una nota redatta dallo stesso, ma se ne è visto bene Lei Sig. Sindaco dal comunicare altre e più interessanti motivazioni che palesano un clima ormai lacerato, prima a livello di rapporti umani e poi politici.
Questo nascondere gli umori e le perplessità, questo trattenere il segreto su certi provvedimenti e magari portarli poi in Consiglio, senza un approfondimento da parte della sua maggioranza, non credo abbia contribuito al soddisfacimento dell'appello elettorale del 2015 "SIATE RIBELLI". Anzi, quel "SIATE RIBELLI" in questi cinque anni ha fatto un "giro di boa" e sta tornando contro di noi che lo avevamo gridato nelle piazze. Perché su tante questioni non abbiamo saputo rispondere con certezza di dati ma con approssimazione.
Sig. Sindaco, eppure questa Amministrazione la sua Giunta nei primi 18 mesi ha dimostrato una dedizione quasi quotidiana agli impegni, una ricerca del fare e del possibile.
Poi, ad un certo punto, avviene una specie di BLACKOUT, tale da rendere gravosa la comunicazione informativa fra i vari assessori e i consiglieri di maggioranza. Tale da rendere gravosa la comunicazione con la città e le sue varie forme espressive. Da quel momento, ad alcuni di noi riusciva difficile capire chi e cosa avesse causato il BLACKOUT, ma con il passare del tempo qualche indizio lo abbiamo trovato.
L'indizio che abbiamo individuato si configura con una volontà di diniego a qualsiasi riflessione politica sulle pesanti questioni del passato, sulle quotidiane difficoltà operative della struttura amministrativa e sulle idee di prospettiva che, come ben sappiamo, non si esauriscono con il programma del candidato Sindaco, ma si concertano con la celerità dei cambiamenti sociali ed economici.
Vede, Sig. Sindaco, noi tutti della maggioranza abbiamo contribuito ed applaudito alla creazione di spazi ed iniziative a sostegno dei più piccoli (una città a dimensione di bambini) ma quanti di noi sono stati chiamati a confrontarsi sulla città che domani dovrà rispondere alle esigenze di questi bambini diventati adolescenti e giovani con le loro aspettative?
Ma, ritornando ad oggi, ancora una volta devo rappresentare il mio disappunto rispetto al metodo con cui arrivano gli argomenti iscritti all'Ordine del Giorno di questa seduta consiliare. Senza il necessario confronto ed approfondimento di maggioranza. Per essere più chiari: a questa seduta di Consiglio non si è fatta precedere alcuna Assemblea della maggioranza dei consiglieri. Ammesso che per "Assemblea di maggioranza" non si intendano le riunioni del giovedì di UNA delle liste che hanno permesso la vittoria elettorale del 2015!
Ma questo si aggiunge alle precedenti questioni discusse in questa assise e mi riferisco alle variazioni di Bilancio del luglio 2019 e di fine novembre 2019 (ricordiamo tutti le vicende legate al Cartellone UNICO estivo e natalizio). Si aggiunge all'accordo preliminare fra la ITALGEN ed il Comune di Modugno per assegnazione delle aree dell'ex cementeria (il famoso "parco urbano" o "riserva naturale" che dir si voglia). Si aggiunge alla questione legata alla fermata ferroviaria RFI in aperta campagna.
Di questi argomenti, come del "caso Alfonsi", abbiamo appreso prima da indiscrezioni e poi da Facebook, divenuto ormai vero organo ufficiale di comunicazione istituzionale!
Stesse indiscrezioni che raccontano, nelle vie e in improvvisati circoli partitici della nostra Modugno, di presunti tentativi di concludere anzitempo questa esperienza amministrativa in coincidenza con l'arrivo in questa aula dell'approvazione definitiva delle NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE. Voglio essere più esplicito: si dice che la maggioranza cadrà non appena queste, ormai famose, NTA approderanno in Consiglio per l'approvazione definitiva.
E allora facciamo un riepilogo!
Era il 21 dicembre del 2017 (ben 2 anni e 1 mese fa!) quando questa aula prese una posizione chiara sull'argomento NTA. Posizione legittima seppur avvenuta senza il mio contributo in termini di voto, perché impegnato in questioni personali. Da allora ad oggi abbiamo assistito ad una elegante 'messa alla porta' dell'arch. Francesca Sorricaro (allora facente parte dello staff del Sindaco come supporto tecnico ma, prima ancora professionista seria e preparata, oltre che artefice - insieme a Lei, sig. Sindaco - della battaglia tecnica, amministrativa e giuridica che ha portato alla Sua rielezione nel 2015). E ripeto: è stata messa nelle condizioni di andare via, al Comune di Ruvo, dopo tutto il lavoro prodotto negli anni di servizio qui a Modugno. Questa è la verità che, ovviamente, l'arch. Sorricaro – da persona per bene - non ha raccontato per pietà cristiana e per rispetto nei suoi confronti! La Sorricaro, come tanti altri che si sono avvicendati in questi anni e che hanno collaborato lealmente al suo fianco!

Abbiamo assistito all'arrivo di copiose e numerose osservazioni. Più di una quarantina!
Non abbiamo ancora assistito, però, all'arrivo delle controdeduzioni da parte dei tecnici incaricati. Incaricati e profumatamente pagati dalla collettività!
E allora lo dichiaro qui e sin da ora: se arrivano le controdeduzioni, io sono disponibile a discutere e approvare in aula il provvedimento quando e come volete. Magari di domenica per favorire una maggiore partecipazione pubblica. Purchè arrivino queste benedette controdeduzioni in tempo utile e siano preventivamente discusse in assemblea di maggioranza. E non come sta avvenendo oggi per tanti altri provvedimenti, seppur di minore entità, senza una preventiva discussione in maggioranza.

E un'altra cosa voglio che sia chiara a tutti: per quel che mi riguarda, questa Amministrazione arriverà a fine mandato! Nessuno provi a raccontare di presunte ed indimostrabili commistioni tra la fine della legislatura e l'approdo definitivo in Consiglio delle NTA. Nessuno provi a raccontare di soggetti a libro paga di improbabili palazzinari, contro cui noi tutti abbiamo celebrato una campagna elettorale nella primavera del 2015. Nessuno provi a gettare fango e illazioni a mezzo social, e non solo, su chi come me è disposto a discutere e approvare le NTA secondo quanto ho appena detto.
Io non ho paura di affrontare il dibattito su questi temi!
Lo devo alla mia città, a coloro che mi hanno eletto e ai tanti operatori sani del settore e della filiera edilizia che chiedono a gran voce, da troppi anni, un quadro di regole normativo chiaro e lineare. Troppo tempo abbiamo fatto trascorrere in questi anni senza dare certezze e avvicendando inutilmente, quasi ogni sei mesi, nuovi Responsabili di Servizio dell'urbanistica!
Troppo tempo!
Altri sono coloro che provano a legare il provvedimento sulle NTA al termine di un percorso amministrativo che, se si sta consumando, lo si deve ai temi di cui ho parlato prima. Che sia chiaro a tutti: se c'è un disinnamoramento tra me e Magrone, non è certo sulle vicende urbanistiche che si sta consumando!

Io – e lo dico ai tanti scrittori su Fb - non sono a libro paga di nessuno. Se lo sono stato in passato, è stato a libro paga di mio padre. Quello stesso padre – e vi parlo per diretta esperienza familiare - che oggi vorrebbe un centro anziani funzionale e non vittima di mille problemi. Quegli stessi problemi che il redattore di quel vergognoso comunicato apparso sulla pagina facebook del Sindaco, ha attributo – in maniera intellettualmente, oltre che amministrativamente, disonesta – al solo ex assessore Alfonsi. La politica non è gettare fango, discredito, falsità, illazioni anche personali sugli avversari vecchi e nuovi. Non è far passare quelli che erano amici fino all'istante prima, improvvisamente nemici con un carico da 90 di offese! La politica è altro. E lei, sig. Sindaco, ce lo ha insegnato a tratti nei primi anni di questa legislatura".
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