Vita di città
Om, ancora aperta la questione. Gli operai domani in Consiglio
Tutto si deve chiudere entro tre giorni
Modugno - martedì 18 dicembre 2018
19.27
La vicenda degli operai dell'Om Carrelli non è ancora chiusa. Gli ultimi avvenimenti vedevano forse risolta la questione con l'affidamento del capannone dell'azienda alla Selectika e l'assunzione degli operai, seppur non tutti e non subito. Ma il tanto atteso lieto fine non sembrerebbe essere arrivato. Un nuovo impedimento arriva sulla questione compendio industriale. Il comune di Modugno non può affidare l'immobile alla ditta se il curatore fallimentare, che si stava occupando della questione fallimeno "Tua Motors", precedente azienda che aveva acquisito l'Om, non chiude la vicenda ridando ufficialmente il bene al Comune. Il curatore, di Torino, potrà venire in Puglia solo a gennaio, ma questo ritardo comprometterebbe le procedure di conferimento della cassa integrazione, lasciando numerose famiglie ancora senza sostentamento. Per questo motivo le principali sigle confederali Fim Cisl, Uilm e Fiom Cgil, hanno preannunciato una manifestazione, per il 20 dicembre, in Piazza Prefettura a Bari. Della situazione degli operai e di questa nuova attesa si è parlato anche nell'ultimo Consiglio Comunale. I consiglieri di minoranza avevano sottoposta un'interpellanza per chiedere al Primo Cittadino come ci si sta muovendo su questo tema. "Se non si chiude entro il 22 la cassa integrazione in deroga salta – afferma il consigliere di minoranza Fabrizio Cramarossa - Selektica ha già staccato un assegno da 200 mila euro verso questa curatrice e gli assegni possono essere riscossi solo a patto che ci sia il compendio industriale e cassa integrazione in deroga. Una di queste condizioni è ad appannaggio del Comune di Modugno". Il sindaco Magrone ha specificato che l'interpellanza non era all'ordine del giorno e che non può rispondere senza aver visionato i nuovi elementi. Ha però specificato che il Comune non è uno degli attori che ha un ruolo in capitolo. "Se volete certezze, non ci sono – spiega Magrone - questo gioco è fuori da noi. Il sindaco viene costantemente tenuto ai margini della faccenda. Il capannone è ancora in mano del Comune. Noi vogliamo darlo a quelli che hanno deciso essere meritevoli di questo bene. Ma al momento non possiamo farlo perché al momento non l'abbiamo ancora. Il curatore può venire solo a gennaio. Questo non significa che non abbiamo fatto nulla, solo che stiamo aspettando che ci venga ridato". Il Primo Cittadino ha anche specificato, però, che la restituzione del capannone e il successivo conferimento non risolverebbe comunque la questione della cassa integrazione degli operai. "Il capannone deve essere ceduto dopo che l'azienda è a regime – sostiene - e dopo le assunzioni. Queste sono state le nostre condizioni. Il capannone, quindi, non diventa la risoluzione del problema". Non essendo, comunque, l'interpellanza della minoranza all'ordine del giorno, verrà rimandata a domani, prossima convocazione di Consiglio, che vedrà presenti anche i lavoratori dell'ex Om