Scuola e Lavoro
Olisistem di Modugno, lavoratori in sciopero
FLMU CUB: «Non accetteremmo nessun accordo che non preveda la totale garanzia del livello occupazionale»
Modugno - martedì 9 luglio 2019
7.47 Comunicato Stampa
I lavoratori della FLMU CUB di Bari della Olisistem Start di Modugno, insieme ai colleghi non iscritti al sindacato, hanno dichiarato un'ora di sciopero nella giornata di ieri con presidio dell'ingresso della sede aziendale per protestare contro il trasferimento di ramo d'azienda e contestuale spostamento della sede produttiva, che non garantirebbe il totale mantenimento occupazionale dei 450 lavoratori impegnati nell'impianto produttivo.
«Nonostante la matematica sicurezza che, perdendo la commessa della Sorgenia, il call center non avrebbe la possibilità di salvaguardare tutti i posti di lavoro - scrivono in una nota FLMU CUB - i sindacati confederali si ostinano in trasferire la sede produttiva presso altre società che non solo prevedono un taglio di stipendio per i lavoratori trasferiti ma bensì mette a rischio centinai di posti di lavoro di uomini e donne con contratti somministrati, che non potrebbero più lavorare. La CUB di BARI non intende accettare tale situazione».
«Domani - sottolineano - in occasione dell'incontro che si terrà a Roma tra le società interessate e i sindacati nazionali senza le rsa territoriali, intende portare un presidio di lavoratori a chiedere dei propri diritti. Nessun accordo che non preveda la totale garanzia occupazionale dei 450 lavoratori dell'impianto».
«Nonostante la matematica sicurezza che, perdendo la commessa della Sorgenia, il call center non avrebbe la possibilità di salvaguardare tutti i posti di lavoro - scrivono in una nota FLMU CUB - i sindacati confederali si ostinano in trasferire la sede produttiva presso altre società che non solo prevedono un taglio di stipendio per i lavoratori trasferiti ma bensì mette a rischio centinai di posti di lavoro di uomini e donne con contratti somministrati, che non potrebbero più lavorare. La CUB di BARI non intende accettare tale situazione».
«Domani - sottolineano - in occasione dell'incontro che si terrà a Roma tra le società interessate e i sindacati nazionali senza le rsa territoriali, intende portare un presidio di lavoratori a chiedere dei propri diritti. Nessun accordo che non preveda la totale garanzia occupazionale dei 450 lavoratori dell'impianto».