Vita di città
Nuova vita per il centro storico di Modugno, due progetti pronti a partire
Il sindaco Bonasia: Abbiamo le idee chiare e faremo di tutto per portare al città al livello dei borghi più belli della Puglia.
Modugno - giovedì 6 gennaio 2022
9.37 Comunicato Stampa
Due progetti per rinnovare e rendere più importante il centro storico di Modugno.
È stato avviato un processo di cambiamento il cui primo progetto, approvato nel Consiglio Comunale dello scorso dicembre, riguarda, accanto ad una riduzione sostanziale degli oneri di urbanizzazione in tutta la città, la loro totale esenzione nel centro antico. A partire da quest'anno, viene concessa la possibilità per i proprietari di immobili in disuso (vecchie stalle, depositi, cantine) di trasformare, mediante cambio di destinazione d'uso a titolo gratuito, gli stessi in pub, ristoranti, botteghe, studi professionali, sedi di associazioni, negozi tipici e di prodotto locali, ecc.
Il secondo progetto invece prevede che il centro storico sia completamente riqualificato grazie al finanziamento di 3 milioni ottenuto dal Ministero qualche giorno fa. Il progetto ha l'obiettivo di preservare la bellezza e la natura dei luoghi migliorando i servizi ai residenti, attraverso la creazione di una rete di sottoservizi per le utenze. In particolare saranno completamente rifatte la pavimentazione, le reti idriche e fogna nera; sarà ampliata la fogna bianca e interrati i cavi aerei di rete elettrica.
«Non esiste una città importante che non abbia un centro storico alla sua altezza - sottolinea il sindaco Nicola Bonasia - anche Modugno lo merita. Ma questo non basta, lo sappiamo. Ecco perché sono in cantiere ulteriori nuovi provvedimenti che faranno di Modugno una città attrattiva a partire dal suo nucleo storico. È in programmazione un regolamento per i dehors e sono allo studio agevolazioni fiscali, già previste nel Piano del Commercio da noi approvato, per chi decide di aprire un'attività nel borgo antico. Non solo. Stiamo redigendo il bando per concedere finanziamenti a fondo perduto anche per chi vuole riqualificare le facciate degli immobili. Abbiamo le idee chiare e faremo di tutto per portare Modugno al livello dei borghi più belli della Puglia».
È stato avviato un processo di cambiamento il cui primo progetto, approvato nel Consiglio Comunale dello scorso dicembre, riguarda, accanto ad una riduzione sostanziale degli oneri di urbanizzazione in tutta la città, la loro totale esenzione nel centro antico. A partire da quest'anno, viene concessa la possibilità per i proprietari di immobili in disuso (vecchie stalle, depositi, cantine) di trasformare, mediante cambio di destinazione d'uso a titolo gratuito, gli stessi in pub, ristoranti, botteghe, studi professionali, sedi di associazioni, negozi tipici e di prodotto locali, ecc.
Il secondo progetto invece prevede che il centro storico sia completamente riqualificato grazie al finanziamento di 3 milioni ottenuto dal Ministero qualche giorno fa. Il progetto ha l'obiettivo di preservare la bellezza e la natura dei luoghi migliorando i servizi ai residenti, attraverso la creazione di una rete di sottoservizi per le utenze. In particolare saranno completamente rifatte la pavimentazione, le reti idriche e fogna nera; sarà ampliata la fogna bianca e interrati i cavi aerei di rete elettrica.
«Non esiste una città importante che non abbia un centro storico alla sua altezza - sottolinea il sindaco Nicola Bonasia - anche Modugno lo merita. Ma questo non basta, lo sappiamo. Ecco perché sono in cantiere ulteriori nuovi provvedimenti che faranno di Modugno una città attrattiva a partire dal suo nucleo storico. È in programmazione un regolamento per i dehors e sono allo studio agevolazioni fiscali, già previste nel Piano del Commercio da noi approvato, per chi decide di aprire un'attività nel borgo antico. Non solo. Stiamo redigendo il bando per concedere finanziamenti a fondo perduto anche per chi vuole riqualificare le facciate degli immobili. Abbiamo le idee chiare e faremo di tutto per portare Modugno al livello dei borghi più belli della Puglia».