Vita di città
Newo, la protesta degli ambientalisti davanti sito
'Ribadiamo il non ci stiamo'
Modugno - sabato 30 giugno 2018
19.43
No all'inceneritore Newo nella zona industriale di Bari. Questo il messaggio che continuano a lanciare i cittadini, le associazioni e il comitato che lottano affinché il nostro territorio sia sano e non debba essere terreno su cui fa sorgere siti inquinanti, dannosi per tutti. E per questo motivo continua la lotta nonostante le decisioni che sembrano già prese, e le prese di posizione politiche in merito. Per continuare a tenere alta l'attenzione del'opinione pubblica su un tema importante questa mattina è stato organizzato un sit-in davanti ai cancelli del sito in cui la Newo dovrebbe costruire l'impianto di ossido-combustione. Ad organizzarlo il Comitato No Inceneritore, costituitosi proprio per lottare contro quella che ritengono una "minaccia" per il territorio.
«Questa è l'area nella quale la Newo S.p.a. intende realizzare il più grande inceneritore d'Europa - scrivono nel volantino presentato questa mattina - con le autorizzazioni rilasciate improvvidamente dalla Regione Puglia con i pareri favorevoli del Comune di Bari. Questo luogo è il capolinea simbolico di partenza per far conoscere ai cittadini un'area apparentemente inutilizzata, ma già interessata da rischi e interventi urbanistici poco trasparenti, messi in luce dall'attivismo di altri comitati portatori di altrettante problematiche sociali e ambientali».
Una manifestazione sentita a cui molte associazioni hanno aderito sia baresi che del territorio di Modugno, confinante con la zona in questione, al punto che lo stesso sindaco Magrone si è più volte interessato alla vicenda pur non essendo reale parte in causa, almeno dal punto di vista delle autorizzazioni.
Nel volantino, è stata anche presentata una lettera che il Comitato ha indirizzato a tutti i partiti, le forze politiche e i movimenti presenti sul territorio, per chiedere loro di mettersi in gioco, di dire la loro, e di lottare se necessario per impedire la costruzione dell'impianto, partendo da una: «richiesta di immediato ritiro in autotutela dell'autorizzazione AIA e dei pareri favorevoli rilasciati all'impianto Newo"
«Questa è l'area nella quale la Newo S.p.a. intende realizzare il più grande inceneritore d'Europa - scrivono nel volantino presentato questa mattina - con le autorizzazioni rilasciate improvvidamente dalla Regione Puglia con i pareri favorevoli del Comune di Bari. Questo luogo è il capolinea simbolico di partenza per far conoscere ai cittadini un'area apparentemente inutilizzata, ma già interessata da rischi e interventi urbanistici poco trasparenti, messi in luce dall'attivismo di altri comitati portatori di altrettante problematiche sociali e ambientali».
Una manifestazione sentita a cui molte associazioni hanno aderito sia baresi che del territorio di Modugno, confinante con la zona in questione, al punto che lo stesso sindaco Magrone si è più volte interessato alla vicenda pur non essendo reale parte in causa, almeno dal punto di vista delle autorizzazioni.
Nel volantino, è stata anche presentata una lettera che il Comitato ha indirizzato a tutti i partiti, le forze politiche e i movimenti presenti sul territorio, per chiedere loro di mettersi in gioco, di dire la loro, e di lottare se necessario per impedire la costruzione dell'impianto, partendo da una: «richiesta di immediato ritiro in autotutela dell'autorizzazione AIA e dei pareri favorevoli rilasciati all'impianto Newo"