Attualità
È morta Chiara Samugheo, la fotografa delle dive
Da tempo abitava a Modugno, l'ultimo saluto oggi pomeriggio nella cappella del cimitero comunale
Modugno - venerdì 14 gennaio 2022
11.23
È morta il 13 gennaio a Bari Chiara Samugheo, grande fotografa delle dive negli anni Sessanta e Settanta del Novecento, da Liz Taylor a Monica Vitti, da Shirley MacLane a Sophia Loren, Claudia Cardinale, Gina Lollobrigida.
Da tempo risiedeva a Modugno e oggi pomeriggio proprio in città, ci sarà l'ultimo saluto alla 86enne fotografa di fama mondiale, nella cappella del cimitero comunale.
«Una vita tra fotografia e cinema - scrive il sindaco Nicola Bonasia - immortalando con i suoi scatti le grandi star. Ieri la "fotografa delle dive" Chiara Samugheo, da poco residente a Modugno, ci ha lasciati. Ha scritto la storia della fotografia internazionale, lavorando con artisti del calibro di Liz Taylor, Shirley McLaine, Monica Vitti, Sophia Loren, Claudia Cardinale e Raffaella Carrà. Nel 2003 è stata insignita del titolo di Cavaliere della Repubblica Italiana e della cittadinanza onoraria in Francia. A lei va il nostro grazie per il prestigio, l'arte e la bellezza che ha saputo donare alla nostra terra. Ciao Chiara».
«Un saluto affettuoso a 𝗖𝗵𝗶𝗮𝗿𝗮 𝗦𝗮𝗺𝘂𝗴𝗵𝗲𝗼, fotografa di fama internazionale che ci ha lasciato oggi all'età di 96 anni, dopo una vita straordinaria - si legge sulla pagina dell'ex sindaco Magrone - Da poco aveva preso casa a Modugno: stasera riposa nel cimitero della nostra città. Ma per poco: pronta a volare via presto, con la sua leggerezza e acutezza, alla ricerca della '𝙡𝙪𝙘𝙚 𝙜𝙞𝙪𝙨𝙩𝙖', come ha sempre fatto nella sua vita e nel suo lavoro. L'ho conosciuta per caso, in una sera di aprile del 2016, proprio a Modugno. Mi spiegò che era tornata da poco a vivere a Bari, dopo aver lasciato Nizza dove aveva vissuto per oltre vent'anni, e mi raccontò qualche brano della sua vita di prima donna protagonista della fotografia, della sua storia di "fotografa delle dive", di grande viaggiatrice ma anche di 'storica' del sociale degli anni Cinquanta. Una vita straordinaria che potrete leggere da tante parti e che vi lascerà a bocca aperta. Arrivederci a una grande donna, che forse avrebbe meritato (e meriterebbe) maggiore considerazione da parte della sua terra d'origine».
Da tempo risiedeva a Modugno e oggi pomeriggio proprio in città, ci sarà l'ultimo saluto alla 86enne fotografa di fama mondiale, nella cappella del cimitero comunale.
«Una vita tra fotografia e cinema - scrive il sindaco Nicola Bonasia - immortalando con i suoi scatti le grandi star. Ieri la "fotografa delle dive" Chiara Samugheo, da poco residente a Modugno, ci ha lasciati. Ha scritto la storia della fotografia internazionale, lavorando con artisti del calibro di Liz Taylor, Shirley McLaine, Monica Vitti, Sophia Loren, Claudia Cardinale e Raffaella Carrà. Nel 2003 è stata insignita del titolo di Cavaliere della Repubblica Italiana e della cittadinanza onoraria in Francia. A lei va il nostro grazie per il prestigio, l'arte e la bellezza che ha saputo donare alla nostra terra. Ciao Chiara».
«Un saluto affettuoso a 𝗖𝗵𝗶𝗮𝗿𝗮 𝗦𝗮𝗺𝘂𝗴𝗵𝗲𝗼, fotografa di fama internazionale che ci ha lasciato oggi all'età di 96 anni, dopo una vita straordinaria - si legge sulla pagina dell'ex sindaco Magrone - Da poco aveva preso casa a Modugno: stasera riposa nel cimitero della nostra città. Ma per poco: pronta a volare via presto, con la sua leggerezza e acutezza, alla ricerca della '𝙡𝙪𝙘𝙚 𝙜𝙞𝙪𝙨𝙩𝙖', come ha sempre fatto nella sua vita e nel suo lavoro. L'ho conosciuta per caso, in una sera di aprile del 2016, proprio a Modugno. Mi spiegò che era tornata da poco a vivere a Bari, dopo aver lasciato Nizza dove aveva vissuto per oltre vent'anni, e mi raccontò qualche brano della sua vita di prima donna protagonista della fotografia, della sua storia di "fotografa delle dive", di grande viaggiatrice ma anche di 'storica' del sociale degli anni Cinquanta. Una vita straordinaria che potrete leggere da tante parti e che vi lascerà a bocca aperta. Arrivederci a una grande donna, che forse avrebbe meritato (e meriterebbe) maggiore considerazione da parte della sua terra d'origine».