Attualità
Modugno, settore della ristorazione in crisi: "Servono risposte ma sbagliato violare la legge"
Rocco Sfregola ha partecipato al sit-in di protesta organizzato a Bari: "Chiediamo almeno di poter restare aperti nelle ore serali, magari fino alle 22"
Modugno - venerdì 5 febbraio 2021
18.11
"Violare la legge non è la soluzione giusta. Non sono d'accordo con chi aprirà il proprio locale nonostante i divieti del governo. Serve un'altra soluzione". Sono le parole di Rocco Sfregola, ristoratore modugnese, che questa mattina ha partecipato al sit-in organizzato a Bari per esprimere il proprio dissenso nei confronti delle restrizioni imposte dagli ultimi Dpcm.
L'emergenza Covid sta danneggiando il settore della ristorazione: "Bisognerebbe rivedere le misure messe in campo dal governo – spiega Sfregola, titolare di un pub a Modugno -. Siamo chiusi da ottobre, è impossibile andare avanti in queste condizioni. I ristori nono sono ancora arrivati ma nel frattempo continuiamo a pagare canoni di affitto, tasse e bollette. Qualcuno pensa che con il servizio d'asporto o il domicilio si può tirare avanti. Purtroppo, non è così: pub, norcinerie e hamburgherie sono tra le realtà più danneggiate dai divieti che la zona arancione impone".
Il ristoratore lancia una provocazione: "In molti casi vedo persone assembrate mentre consumano cibo per strada: non sarebbe invece più sicuro riaprire i locali e permettere alla gente di cenare all'interno, con le opportune precauzioni e il distanziamento sociale? Continuare in questa maniera non è la soluzione giusta, chiediamo almeno di poter restare aperti nelle ore serali, magari fino alle 22. Negli ultimi mesi l'Italia è ripartita mentre il nostro settore, così come quello delle palestre e del mondo dello spettacolo, è fermo al palo. Non possiamo perdere altro tempo, se non riapriamo subito molti locali non riusciranno più a rialzarsi".
L'emergenza Covid sta danneggiando il settore della ristorazione: "Bisognerebbe rivedere le misure messe in campo dal governo – spiega Sfregola, titolare di un pub a Modugno -. Siamo chiusi da ottobre, è impossibile andare avanti in queste condizioni. I ristori nono sono ancora arrivati ma nel frattempo continuiamo a pagare canoni di affitto, tasse e bollette. Qualcuno pensa che con il servizio d'asporto o il domicilio si può tirare avanti. Purtroppo, non è così: pub, norcinerie e hamburgherie sono tra le realtà più danneggiate dai divieti che la zona arancione impone".
Il ristoratore lancia una provocazione: "In molti casi vedo persone assembrate mentre consumano cibo per strada: non sarebbe invece più sicuro riaprire i locali e permettere alla gente di cenare all'interno, con le opportune precauzioni e il distanziamento sociale? Continuare in questa maniera non è la soluzione giusta, chiediamo almeno di poter restare aperti nelle ore serali, magari fino alle 22. Negli ultimi mesi l'Italia è ripartita mentre il nostro settore, così come quello delle palestre e del mondo dello spettacolo, è fermo al palo. Non possiamo perdere altro tempo, se non riapriamo subito molti locali non riusciranno più a rialzarsi".