Cronaca
Modugno, rapinarono una tabaccheria a gennaio, arrestati due fidanzati
L'identificazione avvenuta grazie alle immagini delle telecamere di videosorveglianza, il 38enne è finito in carcere, la donna ai domiciliari
Modugno - lunedì 30 marzo 2020
13.09 Comunicato Stampa
Due fidanzati, il 38enne T.G. pregiudicato e la 21enne S.V. sono stati arrestati dai carabinieri di Modugno in quanto accusati di una rapina a mano armata in concorso commessa nel gennaio scorso ad una tabaccheria del centro.
Le indagini del caso, coordinate dal sostituto procuratore Larissa Lacatella della Procura della Repubblica di Bari, sono iniziate lo scorso 8 gennaio, quando un uomo con il volto parzialmente travisato da un cappuccio della felpa e da una sciarpa, si era introdotto all'interno di una tabaccheria del centro di Modugno, gestita da una 74enne e, sotto la minaccia di una pistola si era impossessato dell'incasso pari a circa 500 euro.
Dopo pochissimi istanti i militari della compagnia di Modugno, giunti sul posto, avevano constatato che il rapinatore era fuggito a piedi tra i vicoli del centro storico, ma grazie alle immagini dei filmati di videosorveglianza avevano scoperto che ad agire erano stati in due e precisamente una coppia. Infatti, pochi minuti prima della rapina, erano stati ripresi un uomo ed una donna passare a piedi davanti alla tabaccheria per accertarsi dell'assenza di clienti, quindi la donna era entrata per acquistare un pacco di cartine. All'uscita dalla tabaccheria, la donna aveva dato l'ok all'uomo che, travisato ed armato di pistola nel giro di pochi secondi aveva minacciato e costretto l'anziana a consegnare l'incasso.
Grazie all'acquisizione delle telecamere ed all'attenta analisi delle stesse i militari sono riusciti a risalire a particolari che hanno portato all'identificazione con assoluta certezza di T.G. 38enne del luogo, noto per essere gravato da numerosi pregiudizi penali e, successivamente, della complice ovvero la sua fidanzata, convivente. La certezza dell'identità dei due rapinatori è stata raggiunta grazie anche alla conoscenza diretta dei militari e dal confronto dei tatuaggi presenti su entrambe le mani dell'uomo e ripresi dai circuiti di videosorveglianza.
Per l'uomo si sono così aperte le porte della Casa Circondariale di Bari, mentre la donna è stata sottoposta agli arresti domiciliari.
Le indagini del caso, coordinate dal sostituto procuratore Larissa Lacatella della Procura della Repubblica di Bari, sono iniziate lo scorso 8 gennaio, quando un uomo con il volto parzialmente travisato da un cappuccio della felpa e da una sciarpa, si era introdotto all'interno di una tabaccheria del centro di Modugno, gestita da una 74enne e, sotto la minaccia di una pistola si era impossessato dell'incasso pari a circa 500 euro.
Dopo pochissimi istanti i militari della compagnia di Modugno, giunti sul posto, avevano constatato che il rapinatore era fuggito a piedi tra i vicoli del centro storico, ma grazie alle immagini dei filmati di videosorveglianza avevano scoperto che ad agire erano stati in due e precisamente una coppia. Infatti, pochi minuti prima della rapina, erano stati ripresi un uomo ed una donna passare a piedi davanti alla tabaccheria per accertarsi dell'assenza di clienti, quindi la donna era entrata per acquistare un pacco di cartine. All'uscita dalla tabaccheria, la donna aveva dato l'ok all'uomo che, travisato ed armato di pistola nel giro di pochi secondi aveva minacciato e costretto l'anziana a consegnare l'incasso.
Grazie all'acquisizione delle telecamere ed all'attenta analisi delle stesse i militari sono riusciti a risalire a particolari che hanno portato all'identificazione con assoluta certezza di T.G. 38enne del luogo, noto per essere gravato da numerosi pregiudizi penali e, successivamente, della complice ovvero la sua fidanzata, convivente. La certezza dell'identità dei due rapinatori è stata raggiunta grazie anche alla conoscenza diretta dei militari e dal confronto dei tatuaggi presenti su entrambe le mani dell'uomo e ripresi dai circuiti di videosorveglianza.
Per l'uomo si sono così aperte le porte della Casa Circondariale di Bari, mentre la donna è stata sottoposta agli arresti domiciliari.