Vita di città
Lavori al Comune, nuove scoperte
Strutture ipogee a palazzo Santa Croce
Modugno - mercoledì 18 aprile 2018
20.07
MODUGNO, L'AMMINISTRAZIONE REALIZZA LA RIQUALIFICAZIONE DI PALAZZO SANTA CROCE, SEDE DEL COMUNE, E I LAVORI PORTANO A RITROVAMENTI ARCHEOLOGICI
DI RECENTE NE SONO EMERSI DI NUOVI
Strutture ipogee con tanto di pavimentazioni basolate e camminamenti, canali di scolo delle acque, una cisterna e una scala a chiocciola che conduce in profondità rispetto al suolo, aree di stazionamento per animali, reperti in rame e bronzo. Sono i ritrovamenti risalenti a periodi antecedenti all'edificazione del monastero di Santa Maria della Croce (1618), oggi sede del Municipio, a cui hanno portato i lavori di riqualificazione dell'ex Monastero voluti, avviati e pressoché ultimati dall'amministrazione Magrone. Le prime valutazioni della Soprintendenza inducono a datare le scoperte all'epoca rinascimentale e probabilmente anche a periodi precedenti.
I ritrovamenti riguardano l'area dell'edificio che fino a due anni fa ospitava gli uffici elettorali del Comune e sono emersi a seguito delle attività di rimozione della pavimentazione e degli strati di sottofondo nei locali. Attività condotte nell'ambito dell'intervento di recupero e restauro che riguarda l'intero Palazzo Santa croce, avviato dall'Amministrazione Comunale dopo aver ottenuto per il relativo progetto un finanziamento pari a 785.000 euro (fondi regionali).
L'interno del Palazzo Comunale è stato, infatti, interessato dal progetto di restauro, il quale è ormai compiuto sul colonnato che si apre sul chiostro con la realizzazione di interventi di revisione generale sui paramenti murari, sulle colonne, sugli elementi lepidei (basi, capitelli, etc.). Sono inoltre stati rifatti gli intonaci e la pavimentazione del secondo piano, mentre a piano terra è stata realizzata la pavimentazione con lastre di pietra tenera del chiostro e dei camminamenti laterali. Conclusi anche gli interventi di ripulitura e patinatura delle superfici in pietra calcarea.
Rispetto ai ritrovamenti, l'amministrazione comunale ha scelto un approccio conservativo. Sarà perciò mantenuta la loro integrità e verranno lasciati a vista con idonei sistemi protettivi compatibili con l'ultima fase del progetto di recupero che prevede per i locali interessati dai ritrovamenti la realizzazione di una sala per convegni, meeting ed eventi e una sala didattica completa di postazioni multimediali e dotazioni tecnologiche per proiezioni e diffusione sonora. Il chiostro centrale verrà allestito come cortile polifunzionale, le cortine murarie perimetrali del cortile diventeranno quinte espositive sulle quali, grazie a moderne tecnologie di comunicazione visiva, audio e sensoriale, divulgatori e artisti potranno diffondere contenuti e proporre performance creative.
Palazzo Santa Croce nasce nel diciassettesimo secolo come Convento di clausura per le monache olivetane. Nel 1866, con la legge di Soppressione degli Ordini Religiosi, il fabbricato viene acquisito al Demanio. Con decreto reale del 24 maggio 1896 è successivamente ceduto al Comune e l'Amministrazione Civica nel 1899, dopo lavori di adattamento, vi trasferisce le sedi del Municipio, della Pretura e del Carcere Mandamentale.
L'intero complesso di piazza del Popolo, ex monastero e chiesa, riconosciuto come sito di considerevole interesse storico e artistico e notevole testimonianza di architettura sacra del sei-settecento.
DI RECENTE NE SONO EMERSI DI NUOVI
Strutture ipogee con tanto di pavimentazioni basolate e camminamenti, canali di scolo delle acque, una cisterna e una scala a chiocciola che conduce in profondità rispetto al suolo, aree di stazionamento per animali, reperti in rame e bronzo. Sono i ritrovamenti risalenti a periodi antecedenti all'edificazione del monastero di Santa Maria della Croce (1618), oggi sede del Municipio, a cui hanno portato i lavori di riqualificazione dell'ex Monastero voluti, avviati e pressoché ultimati dall'amministrazione Magrone. Le prime valutazioni della Soprintendenza inducono a datare le scoperte all'epoca rinascimentale e probabilmente anche a periodi precedenti.
I ritrovamenti riguardano l'area dell'edificio che fino a due anni fa ospitava gli uffici elettorali del Comune e sono emersi a seguito delle attività di rimozione della pavimentazione e degli strati di sottofondo nei locali. Attività condotte nell'ambito dell'intervento di recupero e restauro che riguarda l'intero Palazzo Santa croce, avviato dall'Amministrazione Comunale dopo aver ottenuto per il relativo progetto un finanziamento pari a 785.000 euro (fondi regionali).
L'interno del Palazzo Comunale è stato, infatti, interessato dal progetto di restauro, il quale è ormai compiuto sul colonnato che si apre sul chiostro con la realizzazione di interventi di revisione generale sui paramenti murari, sulle colonne, sugli elementi lepidei (basi, capitelli, etc.). Sono inoltre stati rifatti gli intonaci e la pavimentazione del secondo piano, mentre a piano terra è stata realizzata la pavimentazione con lastre di pietra tenera del chiostro e dei camminamenti laterali. Conclusi anche gli interventi di ripulitura e patinatura delle superfici in pietra calcarea.
Rispetto ai ritrovamenti, l'amministrazione comunale ha scelto un approccio conservativo. Sarà perciò mantenuta la loro integrità e verranno lasciati a vista con idonei sistemi protettivi compatibili con l'ultima fase del progetto di recupero che prevede per i locali interessati dai ritrovamenti la realizzazione di una sala per convegni, meeting ed eventi e una sala didattica completa di postazioni multimediali e dotazioni tecnologiche per proiezioni e diffusione sonora. Il chiostro centrale verrà allestito come cortile polifunzionale, le cortine murarie perimetrali del cortile diventeranno quinte espositive sulle quali, grazie a moderne tecnologie di comunicazione visiva, audio e sensoriale, divulgatori e artisti potranno diffondere contenuti e proporre performance creative.
Palazzo Santa Croce nasce nel diciassettesimo secolo come Convento di clausura per le monache olivetane. Nel 1866, con la legge di Soppressione degli Ordini Religiosi, il fabbricato viene acquisito al Demanio. Con decreto reale del 24 maggio 1896 è successivamente ceduto al Comune e l'Amministrazione Civica nel 1899, dopo lavori di adattamento, vi trasferisce le sedi del Municipio, della Pretura e del Carcere Mandamentale.
L'intero complesso di piazza del Popolo, ex monastero e chiesa, riconosciuto come sito di considerevole interesse storico e artistico e notevole testimonianza di architettura sacra del sei-settecento.