
Politica
L'appello di Lomoro per il futuro di Modugno: «Il sindaco dica da che parte sta»
A poco più di un anno dalle amministrative il segretario metropolitano del Psi cerca di smuovere le acque
Modugno - lunedì 10 marzo 2025
Manca poco più di un anno alle prossime elezioni amministrative a Modugno, e siamo in un momento in cui inizia ad essere necessario fare il punto della situazione e cercare di comprendere come dovrà essere la Modugno del futuro e chi dovrà guidarla nei prossimi anni. Giovanni Lomoro, segretario metropolitano del Psi, traccia il quadro della attuale situazione e lancia un "appello" all'attuale sindaco Nicola Bonasia.
«In un contesto di stagnazione politica – sottolinea Lomoro – ci si sta svegliando leggermente dal torpore anche grazie all'attività di alcuni partiti, anche di centrodestra».
«Nell'ultimo congresso di Fratelli d'Italia è emerso chiaramente ed esplicitamente da parte dei partiti di centrodestra di Modugno la soddisfazione nei confronti dell'operato del sindaco, verso il quale hanno avuto parole di elogio – aggiunge -. Ma mettendo insieme questi elogi e la nuova fase politica regionale che ci mette di fronte ad una situazione in cui non è più possibile riproporre quello schema ibrido con coalizioni in cui ci sono all'interno sia destra che sinistra dietro lo scudo del civismo, ritengo che il primo cittadino di Modugno debba prendere una posizione, cosa che non ha fatto finora».
«Il sindaco uscente – rimarca Lomoro – nel 2020 ha vinto grazie a quello schema che, a nostro avviso, non è più riproponibile oggi. Non si può più continuare a giocare a nascondino e né tantomeno può pensare di, come si suol dire, portare tutti in carrozzella fino all'ultimo. È assolutamente necessario che chi deve si esponga e prenda una posizione politica. Ma non per un'esigenza tra addetti ai lavori, ma perché la città di Modugno ha bisogno di un'amministrazione che non solo sia rappresentata da persone competenti, da persone preparate, da persone con grande senso di responsabilità, ma che abbia anche una visione di futuro che poggi su dei valori comuni».
«Si tratta di una necessità per la città – prosegue il segretario metropolitano del Psi – perché se in una coalizione convivono anime che hanno punti di vista differenti è difficile trovare un punto di incontro, e questo poi si ripercuote sulle decisioni da prendere per il bene della città. Non si può avere un'amministrazione che ha un piede da una parte, e un piede dall'altra. Si deve prendere una posizione chiara».
«Pongo questo tema al centro del dibattito – conclude -, sperando naturalmente che tutti gli altri gruppi politici, partiti, movimenti, associazioni più o meno organizzati abbiano insieme a noi la consapevolezza che manca un anno alle elezioni e credo che questa cosa debba essere stigmatizzata. Mai prima d'ora, a un anno dalle elezioni, a Modugno c'è stato un silenzio come quello c'è oggi. Questo è un silenzio che risponde, a mio avviso, più che a una strategia ad una necessità da parte del sindaco di temporeggiare, di prendere tempo. Ma questo suo prendere tempo rischia di travolgere gli altri. Al di là di tutto, penso che alla fine la cosa fondamentale sia che venga fatta una proposta per il futuro della città, ma è necessario che sia chiara e che venga fatta quanto prima».
«In un contesto di stagnazione politica – sottolinea Lomoro – ci si sta svegliando leggermente dal torpore anche grazie all'attività di alcuni partiti, anche di centrodestra».
«Nell'ultimo congresso di Fratelli d'Italia è emerso chiaramente ed esplicitamente da parte dei partiti di centrodestra di Modugno la soddisfazione nei confronti dell'operato del sindaco, verso il quale hanno avuto parole di elogio – aggiunge -. Ma mettendo insieme questi elogi e la nuova fase politica regionale che ci mette di fronte ad una situazione in cui non è più possibile riproporre quello schema ibrido con coalizioni in cui ci sono all'interno sia destra che sinistra dietro lo scudo del civismo, ritengo che il primo cittadino di Modugno debba prendere una posizione, cosa che non ha fatto finora».
«Il sindaco uscente – rimarca Lomoro – nel 2020 ha vinto grazie a quello schema che, a nostro avviso, non è più riproponibile oggi. Non si può più continuare a giocare a nascondino e né tantomeno può pensare di, come si suol dire, portare tutti in carrozzella fino all'ultimo. È assolutamente necessario che chi deve si esponga e prenda una posizione politica. Ma non per un'esigenza tra addetti ai lavori, ma perché la città di Modugno ha bisogno di un'amministrazione che non solo sia rappresentata da persone competenti, da persone preparate, da persone con grande senso di responsabilità, ma che abbia anche una visione di futuro che poggi su dei valori comuni».
«Si tratta di una necessità per la città – prosegue il segretario metropolitano del Psi – perché se in una coalizione convivono anime che hanno punti di vista differenti è difficile trovare un punto di incontro, e questo poi si ripercuote sulle decisioni da prendere per il bene della città. Non si può avere un'amministrazione che ha un piede da una parte, e un piede dall'altra. Si deve prendere una posizione chiara».
«Pongo questo tema al centro del dibattito – conclude -, sperando naturalmente che tutti gli altri gruppi politici, partiti, movimenti, associazioni più o meno organizzati abbiano insieme a noi la consapevolezza che manca un anno alle elezioni e credo che questa cosa debba essere stigmatizzata. Mai prima d'ora, a un anno dalle elezioni, a Modugno c'è stato un silenzio come quello c'è oggi. Questo è un silenzio che risponde, a mio avviso, più che a una strategia ad una necessità da parte del sindaco di temporeggiare, di prendere tempo. Ma questo suo prendere tempo rischia di travolgere gli altri. Al di là di tutto, penso che alla fine la cosa fondamentale sia che venga fatta una proposta per il futuro della città, ma è necessario che sia chiara e che venga fatta quanto prima».