Vita di città
Infermiera per fare la differenza. La giovane Mary di Modugno si racconta
«Non è un lavoro per tutti, bisogna affrontare il dolore insieme all'altro»
Modugno - venerdì 12 maggio 2023
7.30
«Ho scelto questo lavoro per fare la differenza».
Questa la risposta di Mary Schiavulli, giovane infermiera di Modugno, alla domanda "Perche hai scelto questa strada"?
Più che una professione, quella dell'infermiere è una vera e propria missione. Su "ModugnoViva" questa bella storia arriva in occasione della Giornata internazionale dell'infermiere, che ricorre il 12 maggio per celebrare la nascita di Florence Nightingale, fondatrice delle scienze infermieristiche moderne.
«La mia è stata una scelta molto ponderata - racconta la giovane - subito dopo il diploma non ho frequentato l'università, ci ho riflettuto a lungo, poi ho capito che era la strada giusta per me e ora eccomi qui».
L'infermiera modugnese si trova a parlare di un lavoro che sicuramente non è per tutti.
«Bisogna sapersi mettere nei panni dell'altro e affrontare la sofferenza e il dolore insieme a chi ti circonda».
Uno dei momenti più difficili per gli infermieri, così come per tutto il personale sanitario e non solo, è stato certamente il 2020, periodo della pandemia legata al covid-19.
«Quando nel luogo in cui lavoro è scoppiato un focolaio, è stata dura gestire tutti i casi di pazienti positivi al coronavirus - prosegue - per non parlare della sofferenza che abbiamo provato quando abbiamo perso dei pazienti per questa causa».
Nonostante gli ostacoli e la considerazione ancora radicata in Italia su questa professione, la passione riesce a superare tutto. Mary ne è la prova.
«Mi sento di consigliare questa strada a chi ci crede - precisa - perché se dal punto di vista economico non è uno dei lavori più remunerativi, quella dell'infermiere è una professione che ti può regalare tantissime soddisfazioni umane».
La giovane condivide con i lettori anche la sua soddisfazione più grande.
«Mi si riempie il cuore di gioia ogni volta che riesco a strappare un sorriso a chi sta soffrendo».
Empatia, altruismo, disponibilità e bontà d'animo. Queste le peculiarità della giovane infermiera di Modugno e di tutti coloro che si mettono a disposizione del prossimo diventando infermieri. A loro, in questa giornata, va il nostro più sentito ringraziamento.
Questa la risposta di Mary Schiavulli, giovane infermiera di Modugno, alla domanda "Perche hai scelto questa strada"?
Più che una professione, quella dell'infermiere è una vera e propria missione. Su "ModugnoViva" questa bella storia arriva in occasione della Giornata internazionale dell'infermiere, che ricorre il 12 maggio per celebrare la nascita di Florence Nightingale, fondatrice delle scienze infermieristiche moderne.
«La mia è stata una scelta molto ponderata - racconta la giovane - subito dopo il diploma non ho frequentato l'università, ci ho riflettuto a lungo, poi ho capito che era la strada giusta per me e ora eccomi qui».
L'infermiera modugnese si trova a parlare di un lavoro che sicuramente non è per tutti.
«Bisogna sapersi mettere nei panni dell'altro e affrontare la sofferenza e il dolore insieme a chi ti circonda».
Uno dei momenti più difficili per gli infermieri, così come per tutto il personale sanitario e non solo, è stato certamente il 2020, periodo della pandemia legata al covid-19.
«Quando nel luogo in cui lavoro è scoppiato un focolaio, è stata dura gestire tutti i casi di pazienti positivi al coronavirus - prosegue - per non parlare della sofferenza che abbiamo provato quando abbiamo perso dei pazienti per questa causa».
Nonostante gli ostacoli e la considerazione ancora radicata in Italia su questa professione, la passione riesce a superare tutto. Mary ne è la prova.
«Mi sento di consigliare questa strada a chi ci crede - precisa - perché se dal punto di vista economico non è uno dei lavori più remunerativi, quella dell'infermiere è una professione che ti può regalare tantissime soddisfazioni umane».
La giovane condivide con i lettori anche la sua soddisfazione più grande.
«Mi si riempie il cuore di gioia ogni volta che riesco a strappare un sorriso a chi sta soffrendo».
Empatia, altruismo, disponibilità e bontà d'animo. Queste le peculiarità della giovane infermiera di Modugno e di tutti coloro che si mettono a disposizione del prossimo diventando infermieri. A loro, in questa giornata, va il nostro più sentito ringraziamento.