Territorio e Ambiente
Inceneritore Newo a Modugno, il Tar rinvia la decisione a novembre
Il Comitato dei cittadini No Inceneritore: «Questo rinvio ci lascia sgomenti»
Modugno - giovedì 29 aprile 2021
7.18
Rinviata al 9 novembre la decisione del Tar Puglia sull'inceneritore Newo che dovrebbe sorgere tra Bari e Modugno.
«Ciò che è accaduto in sede di udienza ci preoccupa non poco – ha spiegato il sindaco di Modugno e presidente dell'Ambito di Raccolta Ottimale Bari 2, Nicola Bonasia, a nome degli altri 10 colleghi -. C'è il rischio che il rinvio dell'udienza possa produrre, anche a seguito dell'istanza di riesame dell'autorizzazione ambientale e non assoggettabilità, degli effetti di improcedibilità del ricorso che abbiamo presentato. Avevamo chiesto che il giudice si esprimesse e accogliesse il ricorso, perché riteniamo che quell'impianto, nella misura e della conformazione in cui verrà realizzato, costituisca un rischio ambientale fortissimo per il nostro territorio».
Un impianto che: «Appare – secondo Bonasia – come un ritorno infausto al passato con rischi concreti per la salute dei nostri concittadini, in un momento, invece, in cui aumenta la raccolta differenziata con percentuali vicine al 75%, da far invidia a tutta Italia". I sindaci si augurano che "la Regione stia accanto a noi: in maniera forte dobbiamo dare un segnale di difesa per il nostro territorio, per tutelare la salute dei residenti».
«La decisione di rinvio del pronunciamento di 7 mesi del Tar Puglia - scrivono dal Comitato di cittadini No Inceneritore - sul ricorso riguarda una partita evidentemente grande per gli interessi che muove e altrettanto grande per le ripercussioni negative sull' ambiente e per una possibile proliferazione di grandi impianti poco o nulla testati. Il Comitato di cittadini No Inceneritore, dopo aver esercitato tutte le possibili pressioni sui comuni dell'interland affinché gli stessi condividessero le dovute posizioni politiche e legali, non si esimerà dal continuare a intraprendere ogni azione utile ad allargare la conoscenza a partire dalla popolazione barese e dal quartiere San Paolo di Bari interessato dalla localizzazione dell'impianto. Il Comitato auspica una collaborazione fattiva con i Comuni che si sono già espressi conto l'inceneritore non tralasciando una più forte alleanza sociale e istituzionale sui medesimi obiettivi anche con ulteriori proteste e azioni legali comuni».
«Ciò che è accaduto in sede di udienza ci preoccupa non poco – ha spiegato il sindaco di Modugno e presidente dell'Ambito di Raccolta Ottimale Bari 2, Nicola Bonasia, a nome degli altri 10 colleghi -. C'è il rischio che il rinvio dell'udienza possa produrre, anche a seguito dell'istanza di riesame dell'autorizzazione ambientale e non assoggettabilità, degli effetti di improcedibilità del ricorso che abbiamo presentato. Avevamo chiesto che il giudice si esprimesse e accogliesse il ricorso, perché riteniamo che quell'impianto, nella misura e della conformazione in cui verrà realizzato, costituisca un rischio ambientale fortissimo per il nostro territorio».
Un impianto che: «Appare – secondo Bonasia – come un ritorno infausto al passato con rischi concreti per la salute dei nostri concittadini, in un momento, invece, in cui aumenta la raccolta differenziata con percentuali vicine al 75%, da far invidia a tutta Italia". I sindaci si augurano che "la Regione stia accanto a noi: in maniera forte dobbiamo dare un segnale di difesa per il nostro territorio, per tutelare la salute dei residenti».
«La decisione di rinvio del pronunciamento di 7 mesi del Tar Puglia - scrivono dal Comitato di cittadini No Inceneritore - sul ricorso riguarda una partita evidentemente grande per gli interessi che muove e altrettanto grande per le ripercussioni negative sull' ambiente e per una possibile proliferazione di grandi impianti poco o nulla testati. Il Comitato di cittadini No Inceneritore, dopo aver esercitato tutte le possibili pressioni sui comuni dell'interland affinché gli stessi condividessero le dovute posizioni politiche e legali, non si esimerà dal continuare a intraprendere ogni azione utile ad allargare la conoscenza a partire dalla popolazione barese e dal quartiere San Paolo di Bari interessato dalla localizzazione dell'impianto. Il Comitato auspica una collaborazione fattiva con i Comuni che si sono già espressi conto l'inceneritore non tralasciando una più forte alleanza sociale e istituzionale sui medesimi obiettivi anche con ulteriori proteste e azioni legali comuni».