LAVORO
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Vita di città

Inceneritore? 'Fermatelo finche' siete in tempo'

La testimonuanza di un ragazzo che ha gia' lavorato'

Chi può fermi la costruzione dell'inceneritore. È l'appello accorato di un modugnese che ha voluto raccontare la sua esperienza di lavoro presso un inceneritore. Si tratta di A. M., di professione idraulico, che ha voluto far sapere a Modugno Viva il perché un inceneritore nel nostro paese sarebbe deleterio, partendo dal racconto del suo mese di lavoro proprio in una struttura di incenerimento rifiuti.
"Ho accettato l'incarico nel 2004 – racconta A. – all'inizio non sapevo a cosa andassi incontro e non ci avevano detto che si trattava di un inceneritore. Non so se l'avessi saputo in tempo se avrei accettato, ma ci hanno avvisato solo quando avevamo già confermato. La paga era buona e, purtroppo, ai giorni d'oggi non ci si può permettere il lusso di dire di no".
Ci racconta che l'inceneritore per cui ha curato la parte idraulica si trova attualmente in provincia di Rimini, esattamente a Coriano.
"Appena arrivato ho visto questa struttura grigia con delle canne fumarie altissime dalle quali fuoriusciva del fumo bianco – aggiunge - La cosa che mi ha più colpito era la puzza, quell'odore nauseante non me lo scorderò mai, me lo sento ancora addosso. Nonostante portassi la tuta di protezione e la mascherina ero costretto a cambiarla una volta al giorno perchè diventava subito rossa per via dei fumi". Chiedendogli che tipo di rifiuto venisse smaltito presso la struttura M. ci risponde che non vi era nessun tipo di differenza e che tutto veniva incenerito creando un unico blocco di rifiuti. "Ho visto incenerire di tutto – precisa – persino le bare dei defunti esumati, e come se non bastasse l'impianto non riusciva neanche a smaltire tutti i rifiuti che venivano conferiti e alcuni erano portati indietro".
"Vi era anche un grande problema di sicurezza - specifica A. – l'impianto era a rischio terrorismo per via dei dissidenti che si erano opposti alla costruzione dell'impianto. Lo stesso aveva subito già dei tentativi di manomissione e per questo era spesso presidiato".
Alla fine del lavoro, durato un mese, A. è letteralmente scappato via da quel luogo per tornare a casa. Credeva di essere al sicuro a Modugno e di non dover più sentire quell'odore nauseabondo, ma ora la minaccia della costruzione dell'inceneritore proprio nel suo paese lo ha portato a raccontarsi per far capire che scenario porterebbe se venisse costruito.
"Mi rivolgo a tutti coloro che possono impedire la costruzione dell'inceneritore. Voi non sapete cosa può portare un mostro del genere, non posso credere che non ci siano altri mezzi per smaltire i rifiuti, vie che non vanno a discapito della vita nostra e dei nostri figli, che possono rispettare l'aria e l'ambiente e salvare Modugno da quella puzza infernale. Questa non è un'alternativa perché elimina la materia prima causando comunque un riacquisto della stessa".
Chiediamo ad A. cosa farebbe se l'inceneritore venisse effettivamente costruito e lui ci risponde senza neanche pensarci, forse se ne andrebbe.
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