Il centro anziani troppo piccolo: applicato il regolamento. Fuori in 38. Monta la protesta

Sono abituati a ballare. Chiacchierano ore ed ore. Litigano. Si riappacificano. Sono gli ospiti del centro anziani che da anni frequentano la palazzina in pieno centro a Modugno. Per 38 di loro la permanenza è finita. Come? Applicando il regolamento. Quello, per intenderci, approvato dal Consiglio comunale nel novembre 2017. Da ieri l'applicazione dopo un bando pubblicato un anno fa con una graduatoria. Con regole precise che fanno storcere il naso agli anziani. Cioè: un numero esatto di persone che possono essere nella struttura di 216 metri quadrati. Quindi un massimo di 102 persone. Che devono avere determinati requisiti: 65 anni di età e residenza in città. Bene, in base a questo regolamento sono stati ammessi 58 uomini e 44 donne. Il resto? In protesta. Al momento sono fuori in 38. E protestano. Da ieri. Oggi qualcuno avrebbe già cercato spiegazioni negli uffici di viale della Repubblica. Il paradosso è che, in base al regolamento portato in aula dal consigliere di maggioranza Pasquale Pazienza (presidente di commissione Servizi Sociali) i coniugi sarebbero divisi. C'è di più: nel testo di 12 pagine salta agli occhi l'articolo 18: 'il regolamento è emanato nelle more che i centri sociali per anziani operanti nel territorio di Modugno (quanti ce ne sono?) completino la procedura di autorizzazione regionale'. Ora il centro anziani, unico e solo, ha le caratteristiche di una struttura tale? Parrebbe di no: 216 mq non proprio adeguati: 'C'e' un evidente problema di capienza del luogo - commenta l'assessore Antonio Alfonsi che ha ereditato il problema dal suo predecessore Scardigno -in breve tempo troveremo una soluzione possibile per permettere a tutti gli anziani che attualmente frequentano il centro non debbano andar via". E quale soluzione? Perché non utilizzare anche i locali attigui, quelli che fanno capo alla Cultura e Pubblica Istruzione con i suoi 150 mq circa?