Attualità
I 400 anni della parrocchia Sant'Agostino: noi la raccontiamo cosi'
Il parroco don Luigi Trentadue: 'Emozionato'
Modugno - venerdì 1 giugno 2018
16.13
400 anni e non sentirli. Stamattina la parrocchia Sant'Agostino ha festeggiato il suo 400esimo compleanno con una grande festa che ha visto protagonisti i bambini. A tutte le scuole era stato richiesto di preparare un progetto che più rappresentasse il messaggio agostiniano e lo spirito della parrocchia. I ragazzi, con la loro creatività, hanno creato lavori di tutti i tipi, collage, rassegne fotografiche, power point, sculture e cartelloni, tutti rigorosamente attinenti all'ideologia e allo spirito che, per così lungo tempo, hanno animato la Sant'Agostino.
La festa è iniziata con un ringraziamento speciale da parte di Don Luigi Trentadue, "capitano" della parrocchia, che ha lanciato un messaggio di speranza per i giovani e necessità di allontanarsi dai falsi messaggi per ricercare la vera felicità nella purezza.
"Fuori dalla chiesa c'è spesso il nulla e la superficialità – commenta Don Luigi – mi congratulo con tutti i ragazzi, che hanno partecipato con il loro ingegno, per aver capito che la nostra vita è un viaggio attraverso noi stessi e che solo la fede può esserne il miglior capitano alla guida".
Non solo fede ma anche riscoperta della tradizione in questa mattinata di festeggiamenti. Il coro della scuola Dante Alighieri ha eseguito un famoso canto popolare modugnese, "U novandanove'.
"Bisogna essere fieri di questi ragazzi – è l'opinione di Raffaele Macina – non solo perché hanno eseguito benissimo questo canto popolare, ma anche per aver reso benissimo il dialetto modugnese. Spesso il nostro dialetto è contaminato da altri, abbiamo perso le nostre origini. Ma grazie anche al lavoro di questi ragazzi ritorna a rivivere".
Tutti i piccoli partecipanti sono stati premiati con una targa che ricorderà loro di aver fatto parte di un pezzo di storia per Modugno e per una parrocchia che, oltre ad essere un luogo di spiritualità, è anche un punto di riferimento.Premiate anche le scuole medie. La Tommaso.Fiore e i gruppi di catechismo.
La festa è iniziata con un ringraziamento speciale da parte di Don Luigi Trentadue, "capitano" della parrocchia, che ha lanciato un messaggio di speranza per i giovani e necessità di allontanarsi dai falsi messaggi per ricercare la vera felicità nella purezza.
"Fuori dalla chiesa c'è spesso il nulla e la superficialità – commenta Don Luigi – mi congratulo con tutti i ragazzi, che hanno partecipato con il loro ingegno, per aver capito che la nostra vita è un viaggio attraverso noi stessi e che solo la fede può esserne il miglior capitano alla guida".
Non solo fede ma anche riscoperta della tradizione in questa mattinata di festeggiamenti. Il coro della scuola Dante Alighieri ha eseguito un famoso canto popolare modugnese, "U novandanove'.
"Bisogna essere fieri di questi ragazzi – è l'opinione di Raffaele Macina – non solo perché hanno eseguito benissimo questo canto popolare, ma anche per aver reso benissimo il dialetto modugnese. Spesso il nostro dialetto è contaminato da altri, abbiamo perso le nostre origini. Ma grazie anche al lavoro di questi ragazzi ritorna a rivivere".
Tutti i piccoli partecipanti sono stati premiati con una targa che ricorderà loro di aver fatto parte di un pezzo di storia per Modugno e per una parrocchia che, oltre ad essere un luogo di spiritualità, è anche un punto di riferimento.Premiate anche le scuole medie. La Tommaso.Fiore e i gruppi di catechismo.