Scuola e Lavoro
False revoche di iscrizione alla Fiom Cgil, è bufera alla ex Getrag
Il sindacato: «Atto grave sia per l’azienda, sia per coloro che hanno impropriamente utilizzato i dati sensibili dei lavoratori stessi»
Modugno - sabato 18 luglio 2020
14.53 Comunicato Stampa
La Cgil Bari ha comunicato in mattinata di presunte false comunicazioni di revoca iscrizione alla Fiom nell'azienda Magna (l'ex Getrag) a Modugno. Dal sindacato riceviamo e pubblichiamo:
«A seguito di alcune segnalazioni e di accertamenti risulterebbe che alcuni lavoratori della Magna di Bari (ex Getrag) non abbiamo mai fornito il consenso a revocare la propria adesione alla Fiom Cgil. Se così fosse ci troveremmo di fronte ad un atto grave sia per quanto riguarda l'azienda, sia per quanto riguarda coloro che hanno impropriamente utilizzato i dati sensibili dei lavoratori stessi. Abbiamo attivato i nostri uffici legali per far chiarezza sulla vicenda, sopratutto per tutelare le nostre iscritte e i nostri iscritti e per difendere la nostra organizzazione da presunti atteggiamenti poco chiari. La Fiom Cgil di Bari sostenuta dalla Confederazione metterà in campo ogni azione necessaria per fare luce su una vicenda che rischia di avere gravi risvolti anche penali. L'azienda pertanto dovrà essere in grado di dimostrare nel più breve tempo possibile con atti alla mano la modalità di revoca di adesione alla Fiom Cgil, pena una chiara condotta antisindacale. Il lavoratore non è un oggetto e noi non possiamo permettere a nessuno di utilizzarlo per fini che nulla hanno a che fare con la libertà sindacale».
«A seguito di alcune segnalazioni e di accertamenti risulterebbe che alcuni lavoratori della Magna di Bari (ex Getrag) non abbiamo mai fornito il consenso a revocare la propria adesione alla Fiom Cgil. Se così fosse ci troveremmo di fronte ad un atto grave sia per quanto riguarda l'azienda, sia per quanto riguarda coloro che hanno impropriamente utilizzato i dati sensibili dei lavoratori stessi. Abbiamo attivato i nostri uffici legali per far chiarezza sulla vicenda, sopratutto per tutelare le nostre iscritte e i nostri iscritti e per difendere la nostra organizzazione da presunti atteggiamenti poco chiari. La Fiom Cgil di Bari sostenuta dalla Confederazione metterà in campo ogni azione necessaria per fare luce su una vicenda che rischia di avere gravi risvolti anche penali. L'azienda pertanto dovrà essere in grado di dimostrare nel più breve tempo possibile con atti alla mano la modalità di revoca di adesione alla Fiom Cgil, pena una chiara condotta antisindacale. Il lavoratore non è un oggetto e noi non possiamo permettere a nessuno di utilizzarlo per fini che nulla hanno a che fare con la libertà sindacale».