Cronaca
Fake news su un contagiato da Coronavirus a Modugno, indagini in corso
Tra le segnalazioni giunte alla procura di Bari sembra ci sia anche la finta notizia su un 23enne della nostra città
Modugno - venerdì 6 marzo 2020
15.49
La Procura di Bari ha aperto un'inchiesta in merito a diverse fake news circolate nelle ultime settimane con tema il Coronavirus. La prima notizia a finire sotto la lente sembra essere stato un finto articolo online datato 22 febbraio, fatto girare attraverso un sito di scherzi, e relativa a presunti contagi in una nota fabbrica della zona industriale di Bari-Modugno.
Nell'indagine sono finiti anche l'ormai famoso audio di un fittizio infermiere del Policlinico che denunciava la presenza di ben 50 casi in città, e un altro audio, anch'esso circolato nelle chat WhatsApp, in cui si parlava di una giovane di Polignano positiva dopo un viaggio in Cina.
Tra il materiale denunciato alla polizia postale, ai carabinieri di Modugno e alla questura di bari sembra esserci anche una fake news costruita ad arte con il font e la grafica di un noto giornale online barese e in cui si parlava di un 23enne di Modugno che sarebbe stato trovato positivo al virus.
Nessuna delle notizie riportate ha alcun fondamento, e la Procura di Bari per questo ha aperto un fascicolo a carico di ignoti per procurato allarme.
Nell'indagine sono finiti anche l'ormai famoso audio di un fittizio infermiere del Policlinico che denunciava la presenza di ben 50 casi in città, e un altro audio, anch'esso circolato nelle chat WhatsApp, in cui si parlava di una giovane di Polignano positiva dopo un viaggio in Cina.
Tra il materiale denunciato alla polizia postale, ai carabinieri di Modugno e alla questura di bari sembra esserci anche una fake news costruita ad arte con il font e la grafica di un noto giornale online barese e in cui si parlava di un 23enne di Modugno che sarebbe stato trovato positivo al virus.
Nessuna delle notizie riportate ha alcun fondamento, e la Procura di Bari per questo ha aperto un fascicolo a carico di ignoti per procurato allarme.