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Attualità

Ex Om, capannone senza corrente elettrica

E' rimasto solo un custode

Non c'è davvero pace per la ex Om Carrelli. Da ieri i capannoni dell'azienda sono completamente al buio. Nessuna luce illumina nemmeno l'ingresso, e non c'è nemmeno un generatore a poter dare luce all'unico sorvegliante dell'Ivri ancora rimasto a presidiare la struttura. È costretto a lavorare al buio e al buio sorvegliare i capannoni al cui interno sono ancora presenti diverse strutture, come la mensa, la sala metrologia, la sala verniciatura ed altro. Tutte strutture al cui interno sono presenti materiali che potrebbero essere tranquillamente trafugati senza troppe difficoltà dato che ormai non c'è luce. E un solo uomo non può certo molto in queste condizioni.
D'altronde, questo non è che l'ultimo passo di un'agonia che dura ormai da 7 anni, quando i cancelli della ex Om si chiusero. Tanti i tentativi di reindustrializzazione dell'azienda, l'ultimo lo scorso anno con la Tua Industries che fece sottoscrivere un contratto a dicembre ai 190 operai rimasti. Si sarebbe dovuto ricominciare a lavorare il 1 dicembre, ma i cancelli sono rimasti chiusi. Nulla è andato in porto, e la tanto pubblicizzata auto elettrica made in Puglia che aveva sfilato in pompa magna a settembre durante la Fiera del Levante, alla presenza del presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano e del sindaco di Bari, Antonio Decaro, è ormai solo l'ultima "presa in giro" per gli operai.
Di pochi giorni fa è anche la notizia che la Tua Industries ha avviato le procedure di fallimento, con l'istanza presentata dal curatore fallimentare presso il tribunale di Torino. Sempre più incertezza per 190 famiglie, a cui il 22 dicembre scade anche la cassa integrazione straordinaria, per cui è stato presentato un emendamento alla legge di stabilità per consentire di prorogarla. Ma tutto è ancora incerto, anche perché ciò che chiedono i 190 lavoratori è solo di poter lavorare.
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