Politica
Dimissioni Trentadue, botta e risposta via social tra l'ex assessore e la Giunta a Modugno
Diciassette pagine per giustificare l'addio: "No motivazioni personali ma ostruzionismo", la replica: "Avremmo dovuto salutarti prima"
Modugno - venerdì 17 luglio 2020
10.11
Un vecchio adagio recita che i panni sporchi si lavano in famiglia. Non lo hanno seguito affatto i componenti della Giunta Comunale di Modugno, impegnati ieri in un botta e risposta con l'ormai ex assessore Daniela Trentadue che in mattinata ha dato le sue dimissioni motivandole con una lunga lettera di ben 17 pagine.
L'ex assessore scrive a chiare lettere: «Rassegno formalmente le mie dimissioni, non per motivazioni personali, bensì per motivi legati esclusivamente alla concreta impossibilità di continuare a compiere, con codesta Amministrazione Comunale, serenamente e nel miglior modo possibile, il mio dovere». Di seguito si legge ancora: «Se non fossi stata a più riprese osteggiata durante tutto il mio percorso assessorile dal cosiddetto "fuoco amico", se il dialogo ed il confronto fosse stato alimentato, anziché ostacolato, stante la natura stessa della Giunta, quale organo collegiale dell'Ente, se le opinioni differenti "dalla massa" fossero state motivo di discussione costruttiva, anziché distruttiva (o addirittura inquadrate quale segnale di una mentalità tipica della opposizione e non della Amministrazione Comunale), avrei sicuramente portato a termine sino alla scadenza l'importante incarico affidatomi».
Ricordiamo che la Trentadue aveva ereditato l'assessorato ai servizi sociali da Antonio Alfonsi, "cacciato" dal sindaco Magrone in seguito ad una intervista dello stesso ad un giornalista locale. Trentadue ricopriva il ruolo da soli sei mesi, avendo avuto l'incarico lo scorso gennaio e lascia a meno di due mesi dalla naturale scadenza dell'amministrazione comunale, che verrà rinnovata con le elezioni del 20 e 21 settembre.
Nella giornata di ieri, in seguito alla pubblicazione della lunga lettera di dimissioni, e alle diverse polemiche innescatesi, nel pomeriggio i social hanno visto comparire la risposta della Giunta alle "accuse" della Trentadue. Una lettera firmata da "i tuoi ex colleghi della Giunta", in cui viene fatto un lungo elenco di quelle che potremmo definire "inadempienze" o "mancanze" dell'ormai ex assessore, per le quali come scrivono all'inizio della missiva: "avremmo dovuto dirti ciao da tanto tempo".
Attendiamo ora di capire se il sindaco a questo punto terrà le deleghe per sé in questi ultimi due mesi o deciderà di affidarle a qualcuno.
L'ex assessore scrive a chiare lettere: «Rassegno formalmente le mie dimissioni, non per motivazioni personali, bensì per motivi legati esclusivamente alla concreta impossibilità di continuare a compiere, con codesta Amministrazione Comunale, serenamente e nel miglior modo possibile, il mio dovere». Di seguito si legge ancora: «Se non fossi stata a più riprese osteggiata durante tutto il mio percorso assessorile dal cosiddetto "fuoco amico", se il dialogo ed il confronto fosse stato alimentato, anziché ostacolato, stante la natura stessa della Giunta, quale organo collegiale dell'Ente, se le opinioni differenti "dalla massa" fossero state motivo di discussione costruttiva, anziché distruttiva (o addirittura inquadrate quale segnale di una mentalità tipica della opposizione e non della Amministrazione Comunale), avrei sicuramente portato a termine sino alla scadenza l'importante incarico affidatomi».
Ricordiamo che la Trentadue aveva ereditato l'assessorato ai servizi sociali da Antonio Alfonsi, "cacciato" dal sindaco Magrone in seguito ad una intervista dello stesso ad un giornalista locale. Trentadue ricopriva il ruolo da soli sei mesi, avendo avuto l'incarico lo scorso gennaio e lascia a meno di due mesi dalla naturale scadenza dell'amministrazione comunale, che verrà rinnovata con le elezioni del 20 e 21 settembre.
Nella giornata di ieri, in seguito alla pubblicazione della lunga lettera di dimissioni, e alle diverse polemiche innescatesi, nel pomeriggio i social hanno visto comparire la risposta della Giunta alle "accuse" della Trentadue. Una lettera firmata da "i tuoi ex colleghi della Giunta", in cui viene fatto un lungo elenco di quelle che potremmo definire "inadempienze" o "mancanze" dell'ormai ex assessore, per le quali come scrivono all'inizio della missiva: "avremmo dovuto dirti ciao da tanto tempo".
Attendiamo ora di capire se il sindaco a questo punto terrà le deleghe per sé in questi ultimi due mesi o deciderà di affidarle a qualcuno.