Attualità
Covid, i ristoratori di Modugno: "Situazione drammatica ma non molliamo"
I locali tornano ad accogliere i clienti con il passaggio in zona gialla: "Chiudere alle 18 significa rinunciare alla maggior parte dell’incasso"
Modugno - venerdì 12 febbraio 2021
12.26
«Questa riapertura ci concede un po' di respiro, ma la situazione resta drammatica». È questo l'appello lanciato dai ristoratori modugnesi all'indomani del passaggio della Puglia in zona gialla. I locali sono infatti tornati a riaprire i battenti e accoglieranno i clienti durante il weekend di San Valentino.
«Stiamo raccogliendo alcune prenotazioni – spiega Francesco Gianvecchio, titolare del ristorante "Il Grottino" -, ma il distanziamento tra i tavoli limita molto la nostra attività. Per ripartire davvero è necessario lavorare nelle ore serali: solo in quel caso potremo davvero riprendere una boccata di ossigeno e tornare a lavorare normalmente».
La chiusura a partire dalle ore 18 limita notevolmente l'attività di pub e hamburgherie: «Con il passaggio in zona gialla è cambiato davvero poco – aggiunge Gino Morelli, gestore del pub "Macondo" -, chiudere alle 18 significa rinunciare alla maggior parte dell'incasso. Alcuni clienti ci hanno chiesto degli sconti, in questo momento è davvero difficile accontentarli. Stiamo riconvertendo la nostra attività per lavorare a pranzo ma questo comporta un impiego di denaro che al momento non riusciamo a far rientrare nelle casse. Speriamo che questo periodo passi velocemente».
Alcune attività modugnesi hanno aperto da poco tempo e hanno subito maggiormente gli effetti della pandemia: «La situazione resta complessa – aggiunge Emanuel Antonio Caggiano, titolare del Panacea -, fin dai primi giorni abbiamo dovuto reinventarci ed entrare nell'ottica del delivery. Questo però non gratifica i nostri sforzi: l'esperienza di vivere la sala e gustare le nostre specialità resta qualcosa di unico per i clienti. Noi però non ci fermiamo e rispettiamo le regole: serve spirito di sacrificio per dar vita a nuove idee e continuare a sorprendere i clienti».
L'allentamento delle misure con il passaggio della Puglia in zona gialla ha risvegliato il piacere dei clienti che nel weekend pranzeranno nei locali: «Abbiamo avuto alcune prenotazioni – spiega Francesco Caricola, titolare del Grand Bistrot -, in questo momento bisogna accontentarsi di quello che ci viene dato e tornare a questa pseudo normalità. L'importante è che questo sia un punto di inizio e non una semplice alternanza tra la zona gialla e quella arancione. L'alternarsi delle riaperture e chiusure crea un danno incalcolabile al settore di ristorazione: parliamo di merce acquistata e poi non consumata oltre che alla difficile gestione del personale. Il mio locale, così come tanti altri a Modugno, concentra il maggior incasso a partire dalle 18. La chiusura anticipata ha portato a cospicue perdite economiche. Nonostante questo, siamo ottimisti per il futuro: dobbiamo andare avanti a tutti i costi, non possiamo fermarci».