Politica
Consorzio Asi, il Pd Modugno contro Magrone
"Decisioni unilaterali del primo cittadino di cui la città non sa nulla"
Modugno - venerdì 13 settembre 2019
20.06
Dal Pd Modugno riceviamo e pubblichiamo una nota relativa al nuovo CdA del Consorzio Asi.
«Modugno esce dal CdA dell'ASI? Certo che no, entra in pieno con un candidato consigliere di una delle liste del Sindaco Magrone alle ultime elezioni. Roba da Cencelli con la città che non ne sa nulla. I dipendenti dell'ente sono sul piede di guerra da mesi, contro le decisioni unilaterali del sindaco e la città non ne sa nulla. Sulla questione delle puzze abbiamo atteso che il sindaco Decaro verificasse personalmente, mentre il nostro assessore continuava a cantare ai quattro venti la bontà delle proprie azioni. Un meraviglioso cartellone di iniziative estive è costato 55 mila euro senza prevedere neppure un euro per la Festa Patronale. Ma non ci avevano detto per anni che nulla si poteva fare a causa dei debiti e dei pignoramenti? "Siate ribelli!" urlava Magrone per farsi rieleggere. Il sindaco ci aveva visto giusto: si stanno ribellando i dipendenti dell'ente, si stanno ribellando le periferie alle quali aveva promesso di tutto, si sta ribellando la gente per una città zozza e cadaverica, si sta ribellando la Giunta contro la Giunta e la maggioranza contro tutti. Uno sfascio annunciato mentre il sindaco va preparando la sua ennesima campagna elettorale».
«Modugno esce dal CdA dell'ASI? Certo che no, entra in pieno con un candidato consigliere di una delle liste del Sindaco Magrone alle ultime elezioni. Roba da Cencelli con la città che non ne sa nulla. I dipendenti dell'ente sono sul piede di guerra da mesi, contro le decisioni unilaterali del sindaco e la città non ne sa nulla. Sulla questione delle puzze abbiamo atteso che il sindaco Decaro verificasse personalmente, mentre il nostro assessore continuava a cantare ai quattro venti la bontà delle proprie azioni. Un meraviglioso cartellone di iniziative estive è costato 55 mila euro senza prevedere neppure un euro per la Festa Patronale. Ma non ci avevano detto per anni che nulla si poteva fare a causa dei debiti e dei pignoramenti? "Siate ribelli!" urlava Magrone per farsi rieleggere. Il sindaco ci aveva visto giusto: si stanno ribellando i dipendenti dell'ente, si stanno ribellando le periferie alle quali aveva promesso di tutto, si sta ribellando la gente per una città zozza e cadaverica, si sta ribellando la Giunta contro la Giunta e la maggioranza contro tutti. Uno sfascio annunciato mentre il sindaco va preparando la sua ennesima campagna elettorale».