Territorio e Ambiente
Cattivi odori, l'appello di Modugno a 5 Stelle: «Comune e Regione lavorino insieme»
Continuano i problemi legati alle "puzze" non solo in città, il punto della situazione
Modugno - lunedì 12 agosto 2019
9.53
Sulla questione dei cattivi odori a Modugno e al San Paolo si continua a discutere cercando una soluzione. In vista della manifestazione indetta dalle associazioni per il prossimo 16 agosto riceviamo e pubblichiamo una nota di Modugno a 5 Stelle.
«Non migliora l'ormai annosa questione dei "cattivi odori" in città. Anzi, potremmo benissimo affermare il contrario, ovvero che sta peggiorando. Questa volta le lamentele per le cosiddette emissioni odorigene, arrivano addirittura dal Quartiere Cecilia, e complessivamente dal Quartiere San Paolo di Bari. Il 2 agosto 2019 la consigliera del Municipio III di Bari, Chiara Riccardi del Movimento 5 Stelle, si è fatta immediatamente testimone e portavoce dei cittadini, denunciando le moleste olfattive a Carabinieri, Polizia Municipale e amministrazione comunale di Bari, sollecitando le indagini e la risoluzione. Pochi giorni dopo infatti, il 6 agosto, lo stesso Assessore all'Ambiente del Comune di Bari, Pietro Petruzzelli, ha effettuato un sopralluogo nei dintorni dell'azienda che sembrava essere causa dei cattivi odori. Così Petruzzelli ha dichiarato: "In un punto particolare, a ridosso di un'azienda all'interno del comune di Modugno, la puzza era insopportabile e abbiamo segnalato subito la situazione alla polizia metropolitana - ha spiegato - In più, sempre in mattinata, abbiamo scritto agli organi competenti affinché intervengano per risolvere il problema, cosa che avevamo già fatto alcuni mesi fa". Arriva così la conferma che gli effluvi maleodoranti non avevano origine nel territorio barese, ma appunto nell'area a ridosso della zona industriale, competenza Modugno. L'assessore Petruzzelli ha dunque tempestivamente inoltrato una nota urgente all'Arpa Puglia, al Comando Carabinieri Nucleo Tutela Ambiente di Bari, al Comando di Polizia Locale e al Comune di Modugno (Sindaco Nicola Magrone). Qualcosa si muove e noi modugnesi non ci sentiamo più soli. La politica deve essere al servizio del cittadino e non importa l'appartenenza politica. A noi importa la risoluzione del problema. A maggio Francesca Anna Ruggiero, portavoce del Movimento 5 Stelle alla Camera dei Deputati, aveva presentato un'interrogazione con cui chiedeva al Ministero dell'Ambiente quali azioni volessero adottare per evitare l'ulteriore compromissione ambientale del territorio ed imporne un risanamento, vista l'inadempienza delle amministrazioni. Alla luce dell'aumento delle patologie tumorali in zona, la Ruggiero chiedeva anche quali azioni il Ministro della Salute volesse adottare nei confronti dei Sindaci dei Comuni di Bari, Modugno e Bitonto e della Regione Puglia, per verificare ed accertare il nesso causale tra l'aumento delle patologie tumorali e la compromissione del territorio, prima di rilasciare autorizzazioni per l'installazione di nuovi impianti industriali. Inoltre stavano lavorando ad una legge contro le emissioni odorigene. Intanto, mentre i cattivi odori aumentano, il Comune di Modugno e l'Assessore Luciano si limitano a ripetere che si possono segnalare le puzze con un'applicazione e che le responsabilità sono della Regione Puglia. Come gruppo locale, già nel giugno 2016, avevamo depositato una petizione con circa 1150 firme, al fine di sensibilizzare l'amministrazione comunale modugnese ad adoperare una politica ambientale volta a contrastare le emissioni odorigene e tutte le altre forme di inquinamento. Da allora sia noi che i cittadini, attendiamo una presa di posizione netta e decisa al fine di risolvere il problema. L'assessore Tina Luciano pare non abbia neanche mai affrontato il problema seriamente, stilando ad esempio, una mappa con l'elenco degli opifici presenti sul territorio modugnese. Ricordiamo che il Sindaco, coadiuvato dall'assessore ambiente, in base all'art54, avrebbe i poteri di tutelare la salute pubblica dei propri cittadini, anche con azioni drastiche. Ora chiediamo a tutti azioni concrete, soprattutto alla Regione Puglia che è totalmente assente alla problematica. In attesa di nuovi risvolti, il nostro auspicio è che una volta per tutte il Comune di Modugno, la Città Metropolitana di Bari, le Regione Puglia e Arpa Puglia, si coordinino seriamente per la risoluzione definitiva di questo forte disagio che opprime, da ormai troppi anni, la Città di Modugno e i comuni limitrofi».
«Non migliora l'ormai annosa questione dei "cattivi odori" in città. Anzi, potremmo benissimo affermare il contrario, ovvero che sta peggiorando. Questa volta le lamentele per le cosiddette emissioni odorigene, arrivano addirittura dal Quartiere Cecilia, e complessivamente dal Quartiere San Paolo di Bari. Il 2 agosto 2019 la consigliera del Municipio III di Bari, Chiara Riccardi del Movimento 5 Stelle, si è fatta immediatamente testimone e portavoce dei cittadini, denunciando le moleste olfattive a Carabinieri, Polizia Municipale e amministrazione comunale di Bari, sollecitando le indagini e la risoluzione. Pochi giorni dopo infatti, il 6 agosto, lo stesso Assessore all'Ambiente del Comune di Bari, Pietro Petruzzelli, ha effettuato un sopralluogo nei dintorni dell'azienda che sembrava essere causa dei cattivi odori. Così Petruzzelli ha dichiarato: "In un punto particolare, a ridosso di un'azienda all'interno del comune di Modugno, la puzza era insopportabile e abbiamo segnalato subito la situazione alla polizia metropolitana - ha spiegato - In più, sempre in mattinata, abbiamo scritto agli organi competenti affinché intervengano per risolvere il problema, cosa che avevamo già fatto alcuni mesi fa". Arriva così la conferma che gli effluvi maleodoranti non avevano origine nel territorio barese, ma appunto nell'area a ridosso della zona industriale, competenza Modugno. L'assessore Petruzzelli ha dunque tempestivamente inoltrato una nota urgente all'Arpa Puglia, al Comando Carabinieri Nucleo Tutela Ambiente di Bari, al Comando di Polizia Locale e al Comune di Modugno (Sindaco Nicola Magrone). Qualcosa si muove e noi modugnesi non ci sentiamo più soli. La politica deve essere al servizio del cittadino e non importa l'appartenenza politica. A noi importa la risoluzione del problema. A maggio Francesca Anna Ruggiero, portavoce del Movimento 5 Stelle alla Camera dei Deputati, aveva presentato un'interrogazione con cui chiedeva al Ministero dell'Ambiente quali azioni volessero adottare per evitare l'ulteriore compromissione ambientale del territorio ed imporne un risanamento, vista l'inadempienza delle amministrazioni. Alla luce dell'aumento delle patologie tumorali in zona, la Ruggiero chiedeva anche quali azioni il Ministro della Salute volesse adottare nei confronti dei Sindaci dei Comuni di Bari, Modugno e Bitonto e della Regione Puglia, per verificare ed accertare il nesso causale tra l'aumento delle patologie tumorali e la compromissione del territorio, prima di rilasciare autorizzazioni per l'installazione di nuovi impianti industriali. Inoltre stavano lavorando ad una legge contro le emissioni odorigene. Intanto, mentre i cattivi odori aumentano, il Comune di Modugno e l'Assessore Luciano si limitano a ripetere che si possono segnalare le puzze con un'applicazione e che le responsabilità sono della Regione Puglia. Come gruppo locale, già nel giugno 2016, avevamo depositato una petizione con circa 1150 firme, al fine di sensibilizzare l'amministrazione comunale modugnese ad adoperare una politica ambientale volta a contrastare le emissioni odorigene e tutte le altre forme di inquinamento. Da allora sia noi che i cittadini, attendiamo una presa di posizione netta e decisa al fine di risolvere il problema. L'assessore Tina Luciano pare non abbia neanche mai affrontato il problema seriamente, stilando ad esempio, una mappa con l'elenco degli opifici presenti sul territorio modugnese. Ricordiamo che il Sindaco, coadiuvato dall'assessore ambiente, in base all'art54, avrebbe i poteri di tutelare la salute pubblica dei propri cittadini, anche con azioni drastiche. Ora chiediamo a tutti azioni concrete, soprattutto alla Regione Puglia che è totalmente assente alla problematica. In attesa di nuovi risvolti, il nostro auspicio è che una volta per tutte il Comune di Modugno, la Città Metropolitana di Bari, le Regione Puglia e Arpa Puglia, si coordinino seriamente per la risoluzione definitiva di questo forte disagio che opprime, da ormai troppi anni, la Città di Modugno e i comuni limitrofi».