Politica
Caso Alfonsi, Lega Modugno: «Prima l'epurazione poi la delegittimazione»
Continua a tenere banco il caso dell'assessore a cui il sindaco Magrone ha revocato le deleghe a pochi mesi dalle elezioni
Modugno - domenica 12 gennaio 2020
11.43
Continua a tenere banco a Modugno la questione relativa all'allontanamento dalla giunta Magrone dell'assessore Alfonsi. In merito riceviamo e pubblichiamo una nota della Lega Salvini Premier Modugno.
«E dopo la revoca dell'Assessore, oggi, sull'organo ufficiale di sovietica memoria, è arrivata la prevedibile ed acconciata delegittimazione dello stesso. A leggere l'istruttoria di accusa e la immediata sentenza, l'ex assessore è assimilato alle peggiori specie dell'umanità. "Incapace, inetto, infame, spergiuro e, addirittura, razzista maschilista." Naturalmente, noi di LEGA, non crediamo che le cose stiano così. Non si spiegherebbe, altrimenti, perché l'assessore ha svolto quasi una intera legislatura. Noi, di LEGA, non stiamo dalla parte di quelli che lodano, al di là dell'uomo (di cui non abbiamo nulla da dire) l'amministratore. Egli, come gli altri, è colpevole, con il sindaco, del degrado in cui è miseramente caduta la città. All'ex assessore, inoltre, contestiamo di essere stato sino ad oggi, in modo tacito, al suo posto. Quanto ha confidato, se dovesse risultare vero, a qualcuno, non lo deresponsabilizza dall'aver continuato a mantenere il silenzio su situazioni che aspettiamo di conoscere e valutare., Noi di LEGA, non abbiamo mai creduto al quadretto idillico confezionato da questa Amministrazione per il pubblico. Abbiamo sempre pensato che esistessero delle sotterranee fibrillazioni all'interno della maggioranza come della giunta. Eppure, in questi anni, abbiamo continuato ad assistere ad un sindaco idolatrato dalla sua maggioranza, falsamente coesa, e dai componenti della sua giunta che tiravano a campare, all'ombra di un accentratore, che si crede unto dal Signore, immune, inarrivabile, incontestabile, inimitabile. C'è un suo agiografo che, qualche tempo addietro, ha scritto della sua mitica carriera, a beneficio dei pochi e diradati lecca lecca. L'ex assessore, se non l'ha fatto, gli consigliamo, prima di tutto, di salvaguardare la propria dignità. E poi, di chiarire, nelle apposite sedi, quanto è di sua conoscenza, se questa conoscenza ha attinenza con argomenti che riguardano gli interessi della comunità modugnese. Altrimenti, sia coerente con quanto dichiarato in un suo post. Adesso, aspettiamo qualche altra epurazione. È nel carattere di questa Amministrazione, disegnata e plasmata ad immagine del suo creatore. Le motivazioni della revoca, al di là della consistenza della oggettiva verità, è un esempio della cattiveria, della inumanità, che ha mosso, per sette lunghi anni, questo coacervo di soggetti, distaccati dalla realtà, dai bisogni dei cittadini, dalla quotidianità della gente».
«E dopo la revoca dell'Assessore, oggi, sull'organo ufficiale di sovietica memoria, è arrivata la prevedibile ed acconciata delegittimazione dello stesso. A leggere l'istruttoria di accusa e la immediata sentenza, l'ex assessore è assimilato alle peggiori specie dell'umanità. "Incapace, inetto, infame, spergiuro e, addirittura, razzista maschilista." Naturalmente, noi di LEGA, non crediamo che le cose stiano così. Non si spiegherebbe, altrimenti, perché l'assessore ha svolto quasi una intera legislatura. Noi, di LEGA, non stiamo dalla parte di quelli che lodano, al di là dell'uomo (di cui non abbiamo nulla da dire) l'amministratore. Egli, come gli altri, è colpevole, con il sindaco, del degrado in cui è miseramente caduta la città. All'ex assessore, inoltre, contestiamo di essere stato sino ad oggi, in modo tacito, al suo posto. Quanto ha confidato, se dovesse risultare vero, a qualcuno, non lo deresponsabilizza dall'aver continuato a mantenere il silenzio su situazioni che aspettiamo di conoscere e valutare., Noi di LEGA, non abbiamo mai creduto al quadretto idillico confezionato da questa Amministrazione per il pubblico. Abbiamo sempre pensato che esistessero delle sotterranee fibrillazioni all'interno della maggioranza come della giunta. Eppure, in questi anni, abbiamo continuato ad assistere ad un sindaco idolatrato dalla sua maggioranza, falsamente coesa, e dai componenti della sua giunta che tiravano a campare, all'ombra di un accentratore, che si crede unto dal Signore, immune, inarrivabile, incontestabile, inimitabile. C'è un suo agiografo che, qualche tempo addietro, ha scritto della sua mitica carriera, a beneficio dei pochi e diradati lecca lecca. L'ex assessore, se non l'ha fatto, gli consigliamo, prima di tutto, di salvaguardare la propria dignità. E poi, di chiarire, nelle apposite sedi, quanto è di sua conoscenza, se questa conoscenza ha attinenza con argomenti che riguardano gli interessi della comunità modugnese. Altrimenti, sia coerente con quanto dichiarato in un suo post. Adesso, aspettiamo qualche altra epurazione. È nel carattere di questa Amministrazione, disegnata e plasmata ad immagine del suo creatore. Le motivazioni della revoca, al di là della consistenza della oggettiva verità, è un esempio della cattiveria, della inumanità, che ha mosso, per sette lunghi anni, questo coacervo di soggetti, distaccati dalla realtà, dai bisogni dei cittadini, dalla quotidianità della gente».