Eventi e folklore
Balsignano, tra fede e cultura
Domani tutta la giornata al casale
Modugno - sabato 12 maggio 2018
7.15
Fede e cultura domani a Balsignano per la festa della Madonna. Appuntamento alle 9.30 con guide speciali: un gruppo di studenti. Seguira' la celebrazione eucaristica con il vescovo Mons. Cacucci.
Il programma della festa prevede alle ore 18,00 la cerimonia di investitura a cavaliere che sarà realizzata dalle associazioni "Historia" e "Cavalieri delli terre tarantini", impegnate da decenni in rievocazioni medievali, fondate su documenti storici.
La cerimonia aveva nel medioevo un indubbio fascino. Qui di seguito alcune note che attestano la sua importanza.
La cerimonia di investitura, generalmente svolta in una chiesa o in un castello, era assai solenne e prevedeva regole ben precise.
La sera prima della cerimonia, il futuro cavaliere doveva digiunare, confessarsi e trascorrere la "veglia delle armi", cioè doveva passare la notte in preghiera.
La cerimonia, che prevedeva due momenti fondamentali (l'atto di sottomissione, chiamato omaggio, e il giuramento di fedeltà), iniziava con la celebrazione dell'Eucaristia; proseguiva poi con la elencazione degli obblighi che il neo-cavaliere stava per assumere e con la benedizione delle armi che gli sarebbero poi state consegnate.
Il futuro cavaliere si presentava al signore, si inginocchiava davanti a lui e poneva le mani nelle sue. Questo gesto simbolico esprimeva sottomissione: con esso il cavaliere-vassallo si impegnava a mettere al servizio del signore la forza del suo braccio. Contemporaneamente pronunciava una formula di omaggio. L'omaggio era seguito dal giuramento di fedeltà, che, fin dal tempo di Carlo Magno, il cavaliere pronunciava tenendo la mano destra su un oggetto sacro. Per mezzo del giuramento religioso il patto di vassallaggio acquistava un carattere sacro che lo poneva al di sopra di tutti gli altri legami, compresi quelli famigliari.La cerimonia sarà riproposta secondo l'antico rito carolingio.
Il programma della festa prevede alle ore 18,00 la cerimonia di investitura a cavaliere che sarà realizzata dalle associazioni "Historia" e "Cavalieri delli terre tarantini", impegnate da decenni in rievocazioni medievali, fondate su documenti storici.
La cerimonia aveva nel medioevo un indubbio fascino. Qui di seguito alcune note che attestano la sua importanza.
La cerimonia di investitura, generalmente svolta in una chiesa o in un castello, era assai solenne e prevedeva regole ben precise.
La sera prima della cerimonia, il futuro cavaliere doveva digiunare, confessarsi e trascorrere la "veglia delle armi", cioè doveva passare la notte in preghiera.
La cerimonia, che prevedeva due momenti fondamentali (l'atto di sottomissione, chiamato omaggio, e il giuramento di fedeltà), iniziava con la celebrazione dell'Eucaristia; proseguiva poi con la elencazione degli obblighi che il neo-cavaliere stava per assumere e con la benedizione delle armi che gli sarebbero poi state consegnate.
Il futuro cavaliere si presentava al signore, si inginocchiava davanti a lui e poneva le mani nelle sue. Questo gesto simbolico esprimeva sottomissione: con esso il cavaliere-vassallo si impegnava a mettere al servizio del signore la forza del suo braccio. Contemporaneamente pronunciava una formula di omaggio. L'omaggio era seguito dal giuramento di fedeltà, che, fin dal tempo di Carlo Magno, il cavaliere pronunciava tenendo la mano destra su un oggetto sacro. Per mezzo del giuramento religioso il patto di vassallaggio acquistava un carattere sacro che lo poneva al di sopra di tutti gli altri legami, compresi quelli famigliari.La cerimonia sarà riproposta secondo l'antico rito carolingio.