
Politica
Avanzo di amministrazione per aiutare le aziende, la proposta dell'opposizione a Modugno
I consiglieri Cramarossa, Vitucci, Vasile e Clementini, dopo aver chiesto un fondo di solidarietà, ora propongono di incrementarlo di 200mila euro
Modugno - martedì 26 maggio 2020
14.10 Comunicato Stampa
Un fondo di solidarietà per le attività produttive, la cui istituzione è stata già proposta lo scorso 11 maggio con un primo emendamento, e che si propone di incrementare di ulteriori 200mila euro per dare un piccolo sostegno a tutte quelle aziende che hanno sofferto e soffrono le chiusure forzate causate dal Covid 19. Da inserire, ovviamente, nel bilancio di previsione 2020-2022. È La proposta dei consiglieri di opposizione Fabrizio Cramarossa, Simona Vitucci, Lorenzo Vasile e Domenico Clementini.
«Il fine – spiegano - che ci si propone è quello di erogare contributi a favore, delle imprese, delle arti, delle professioni e di ogni attività commerciale, situata nel territorio comunale, risultante tra quelle maggiormente colpite dall'emergenza legata al COVID19, in modo da consentire alle stesse una più agevole ripresa al termine dell'emergenza. Le relative somme verrebbero erogate, nella massima trasparenza, previa pubblicazione di un apposito bando aperto a tutte le attività che hanno subito la chiusura a causa dell'emergenza COVID-19 e a seguito dei vari DPCM che si sono susseguiti».
«Il finanziamento dell'intervento – scrivono gli esponenti di minoranza - avverrebbe utilizzando l'avanzo presunto di amministrazione». E questo alla luce proprio del decreto "Cura Italia" del 17 marzo, che, tra le altre cose, prevede che gli enti locali, limitatamente all'esercizio finanziario 2020, possono utilizzare la quota libera dell'avanzo di amministrazione per il finanziamento di spese correnti connesse con l'emergenza in corso. In particolare, infatti, è data la possibilità agli Enti locali di utilizzare l'80 per cento dell'avanzo libero determinato al momento dell'approvazione in Giunta dello schema di rendiconto.
«Il fine – spiegano - che ci si propone è quello di erogare contributi a favore, delle imprese, delle arti, delle professioni e di ogni attività commerciale, situata nel territorio comunale, risultante tra quelle maggiormente colpite dall'emergenza legata al COVID19, in modo da consentire alle stesse una più agevole ripresa al termine dell'emergenza. Le relative somme verrebbero erogate, nella massima trasparenza, previa pubblicazione di un apposito bando aperto a tutte le attività che hanno subito la chiusura a causa dell'emergenza COVID-19 e a seguito dei vari DPCM che si sono susseguiti».
«Il finanziamento dell'intervento – scrivono gli esponenti di minoranza - avverrebbe utilizzando l'avanzo presunto di amministrazione». E questo alla luce proprio del decreto "Cura Italia" del 17 marzo, che, tra le altre cose, prevede che gli enti locali, limitatamente all'esercizio finanziario 2020, possono utilizzare la quota libera dell'avanzo di amministrazione per il finanziamento di spese correnti connesse con l'emergenza in corso. In particolare, infatti, è data la possibilità agli Enti locali di utilizzare l'80 per cento dell'avanzo libero determinato al momento dell'approvazione in Giunta dello schema di rendiconto.