Politica
Acquisizione di Porto Torres, passa la delibera ma è scontro in Consiglio a Modugno
L'amministrazione comunale ritiene quello di oggi un atto dovuto, ma l'opposizione attacca: «Fumo negli occhi»
Bari - martedì 14 luglio 2020
14.57
L'annosa vicenda relativa a Porto Torres fa un passo avanti, o almeno così sembra stando a quanto dichiarato dall'amministrazione comunale che quest'oggi, in Consiglio Comunale a Modugno, ha portato la proposta di delibera che è stata approvata all'unanimità. Ma la minoranza attacca, in quanto da quanto si evince dalla stessa delibera mancano le firme necessarie affinché l'area diventi di proprietà comunale, cosa che permetterebbe di effettuare i lavori di cui da tanto tempo si parla.
«Il passaggio in Consiglio Comunale era obbligato - sottolinea l'assessore Francesca Benedetto durante il Consiglio - al momento mancano si e no il 3% delle firme mentre il 97% dei residenti ha firmato. Gli altri andranno direttamente dal notaio a firmare. Quello di oggi è un atto obbligato, non è il sindaco ad andare a firmare l'acquisizione delle aree, ma si delega il dirigente. Non è di certo la prima volta che facciamo una cosa di questo tipo, lo stesso è stato fatto per il Bubbone e per l'ex Cementeria. Non si tratta di fumo negli occhi, né di campagna elettorale».
«Sono trascorsi cinque anni - tuona Nicola Bonasia - Era fumo negli occhi cinque anni fa, ed è fumo negli occhi oggi. Ammettete voi stessi che la cessione non ci può essere se non si hanno tutte le firme. Non prendiamo in giro i cittadini. È l'ennesima vicenda utilizzata ai fini propagandistici da questa amministrazione».
«Con l'approvazione di questo deliberato - sottolinea Fabrizio Cramarossa - Porto Torres non viene acquisito al demanio, ma si delega al Dirigente dell'Ufficio Tecnico l'acquisizione delle firme mancanti e la definizione delle procedure di acquisizione. Cioè dove eravamo, lì siamo ancora. Invitiamo tutti i condomini a firmare e a porre termine a questa telenovela».
«Il nostro primo cittadino, alcuni mesi fa, annunciava sulla sua bacheca Facebook la risoluzione della decennale problematica del quartiere, con il passaggio di quest'ultimo al demanio comunale - scrivevano qualche giorno fa da Lega Modugno - I fatti dicono altro: Porto Torres era ed è un rebus irrisolto».
«Il passaggio in Consiglio Comunale era obbligato - sottolinea l'assessore Francesca Benedetto durante il Consiglio - al momento mancano si e no il 3% delle firme mentre il 97% dei residenti ha firmato. Gli altri andranno direttamente dal notaio a firmare. Quello di oggi è un atto obbligato, non è il sindaco ad andare a firmare l'acquisizione delle aree, ma si delega il dirigente. Non è di certo la prima volta che facciamo una cosa di questo tipo, lo stesso è stato fatto per il Bubbone e per l'ex Cementeria. Non si tratta di fumo negli occhi, né di campagna elettorale».
«Sono trascorsi cinque anni - tuona Nicola Bonasia - Era fumo negli occhi cinque anni fa, ed è fumo negli occhi oggi. Ammettete voi stessi che la cessione non ci può essere se non si hanno tutte le firme. Non prendiamo in giro i cittadini. È l'ennesima vicenda utilizzata ai fini propagandistici da questa amministrazione».
«Con l'approvazione di questo deliberato - sottolinea Fabrizio Cramarossa - Porto Torres non viene acquisito al demanio, ma si delega al Dirigente dell'Ufficio Tecnico l'acquisizione delle firme mancanti e la definizione delle procedure di acquisizione. Cioè dove eravamo, lì siamo ancora. Invitiamo tutti i condomini a firmare e a porre termine a questa telenovela».
«Il nostro primo cittadino, alcuni mesi fa, annunciava sulla sua bacheca Facebook la risoluzione della decennale problematica del quartiere, con il passaggio di quest'ultimo al demanio comunale - scrivevano qualche giorno fa da Lega Modugno - I fatti dicono altro: Porto Torres era ed è un rebus irrisolto».