Vertenza Mercatone uno, il M5S: 'nessun lavoratore resti al buio'

Giovedì 30 tavolo tecnico per il cronoprogramma. Grazie

martedì 28 maggio 2019 20.46

«Il Ministro Luigi Di Maio ha comunicato che interverrà personalmente con il Tribunale, per far sì che venga riattivata subito l'amministrazione straordinaria e la cassa integrazione, con data retroattiva alla chiusura dell'azienda, in modo tale che nessun lavoratore resti al buio». Ad affermarlo, in una nota congiunta sul caso Mercatone Uno/Sheraton, sono Francesca Anna Ruggiero e Francesca Galizia, deputate del Movimento 5 Stelle.
«Ieri - continuano - si è tenuto al MISE un tavolo ministeriale a cui ha partecipato anche una delegazione di parlamentari del Movimento 5 Stelle. In quell'occasione è stata data voce ai rappresentanti dei commissari, nonché dei sindacati, i quali hanno palesato una priorità comune: la salvaguardia dei lavoratori e fornitori».
«I rappresentanti dei sindacati hanno lamentato la mancanza di fattibilità economica/finanziaria nel piano di organizzazione/ristrutturazione aziendale presentato dalla Shernon, nonché la scarsa sorveglianza su tutti i processi evoluti sviluppatisi fino ad oggi».
«Purtroppo, al momento, non ci potrà essere continuità lavorativa. Tuttavia, Di Maio, ha aggiunto che, nel caso in cui ci fossero i presupposti, verificherà se sarà possibile riattivare i vecchi contratti CIGS e riammettere coloro che erano già stati esclusi. Inoltre, provvederà ad interfacciarsi direttamente con l'INPS per cercare una soluzione in merito ai crediti».
«È necessario attivarsi subito – sottolineano le deputate - per individuare nuovi investitori/portatori di interesse che sappiano assumere quante più filiali possibili tra quelle dislocate su tutto il territorio nazionale».
«Per giovedì 30 maggio resta convocato il tavolo tecnico con i comitati del territorio, i fornitori ed i creditori, allo scopo di trovare una o più soluzioni. Un incontro certamente utile quello svoltosi al Mise, durante il quale tutti hanno riconosciuto nel governo un interlocutore attento e sensibile alla problematica».
«Bisogna darsi un cronoprogramma e rispettarlo. Non guardiamo a ciò che è accaduto, ma a ciò che è urgente fare per porre rimedio a questa situazione. Perciò, come portavoce dei 5 Stelle, siamo disponibili sul territorio a seguire tutta la vicenda e siamo in costante contatto sia con il Mise che con i dipendenti».