Una manifestazione alla Bosch di Modugno, Uglm chiede chiarezza
Samantha Partipilo: «Portare a Bari nuove produzioni che possano saturare l'esubero di 620 dipendenti»
giovedì 1 agosto 2019
16.15
Uglm in sit-in alla Bosch di Bari-Modugno questa mattina in occasione della visita della direzione aziendale sul sito, in seguito al no alla richiesta di un incontro in cui discutere del futuro dello stabilimento.
«La RSU Uglm ha richiesto la possibilità di avere un breve confronto con gli executive managers della divisione ps (bvs) in visita a Bari per avere maggiori chiarimenti sul futuro del nostro stabilimento - hanno scritto i sindacati in una nota - alla luce delle ultime dichiarazioni di Denner pubblicate sulla intranet aziendale, in contrasto con quelle dell'azienda formulate al Ministero dello Sviluppo Economico. La DA ha risposto negativamente alla nostra richiesta con la motivazione che vige un "calendario standard e fissato da lungo tempo". La RSU Uglm ritiene che nessun calendario sia più importante del fututo dello stabilimento di Bari, né tantomeno del futuro di 1830 dipendenti».
La manifestazione ha avuto luogo fino alle 14 ma nonostante tutto nessuno ha voluto parlare con i lavoratori e i sindacati. «Adesso invieremo un documento in Germania, ai massimi dirigenti, chiedendo di portare a Bari nuove produzioni che possano saturare l'esubero di 620 dipendenti - dichiara Samantha Partipilo di Ugl Metalmeccanici Bari - È la stessa richiesta che avremmo dovuto fare oggi e per la quale avevamo richiesto un incontro anche di soli 30 minuti. Ma la Direzione del Personale di Bari non ce l'ha concesso, il perché dovrà spiegarlo ai 1830 lavoratori che, nonostante 10 anni di sforzi, da settembre si ritroveranno a fare la solidarietà fino a un massimo di 8/10 giorni al mese».
«La RSU Uglm ha richiesto la possibilità di avere un breve confronto con gli executive managers della divisione ps (bvs) in visita a Bari per avere maggiori chiarimenti sul futuro del nostro stabilimento - hanno scritto i sindacati in una nota - alla luce delle ultime dichiarazioni di Denner pubblicate sulla intranet aziendale, in contrasto con quelle dell'azienda formulate al Ministero dello Sviluppo Economico. La DA ha risposto negativamente alla nostra richiesta con la motivazione che vige un "calendario standard e fissato da lungo tempo". La RSU Uglm ritiene che nessun calendario sia più importante del fututo dello stabilimento di Bari, né tantomeno del futuro di 1830 dipendenti».
La manifestazione ha avuto luogo fino alle 14 ma nonostante tutto nessuno ha voluto parlare con i lavoratori e i sindacati. «Adesso invieremo un documento in Germania, ai massimi dirigenti, chiedendo di portare a Bari nuove produzioni che possano saturare l'esubero di 620 dipendenti - dichiara Samantha Partipilo di Ugl Metalmeccanici Bari - È la stessa richiesta che avremmo dovuto fare oggi e per la quale avevamo richiesto un incontro anche di soli 30 minuti. Ma la Direzione del Personale di Bari non ce l'ha concesso, il perché dovrà spiegarlo ai 1830 lavoratori che, nonostante 10 anni di sforzi, da settembre si ritroveranno a fare la solidarietà fino a un massimo di 8/10 giorni al mese».