...Tutto puo' succedere nella bottega di zio Rocco
La commedia in tre atti alla Parrocchia Sant'Agostino
domenica 21 gennaio 2018
8.23
Quanto siamo cristiani spendibili? E quanto davvero riusciamo a metterci in gioco per dimostrarlo? Sipario.
Ancora tre appuntamenti con la commedia in tre atti 'La bottega di zio Rocco' organizzata dalla parrocchia Sant'Agostino. I personaggi rappresentano le fragilita' che ogni giorno ognuno di noi potrebbe incontrare. Zio Rocco calzolaio che dopo anni in Canada decide di tornare in Italia ma fa la fame. Non riesce a mettere da parte nulla perche' nessuno lo paga. Allora lui si affida a san Crispino affinche' mandi qualcuno ricco nel suo laboratorio. Chi arriva invece? Una tirchia. Un professore che accecato dalla gelosia per il tradimento della moglie decide di farla finire. Ma e' cosi' codardo che pretende di essere ucciso. Gli amici.di zio Rocco, Giacomo e Peppino: il primo che mosso dalla smania di fare soldi vende la casa del suo migliore amico e quest'ultimo no si accorge di chi lo tradisce. Personaggi che rievocano i pirandelliani di Uno, nessuno e centomila. Gli stessi che cercano un'identita' e un ruolo. Ci sono poi Vito nipote di Rocco e la fidanzata ricca Angela. Il loro e' un amore contrastato dalla mamma di lei. Al centro del 'no s'ha fare' e' la ricchezza. La dote, di chi porta cosa e quanto. Zio Rocco pur di far apprezzare il nipote si traveste da donna. Alla fine pero' emerge la verita'. Di fronte a tutte: comprese le zie zitelle non per scelta. Invidiose di chi ha una famiglia. Accecate dal rancore del 'perche' nessuno ci ha volute'.
La bottega di zio Rocco e' quel luogo dove tutto puo' succedere. La scenografia, stilizzata e poliedrica, mette al primo posto l'interpretazione degli attori e sembra suggerire proprio quel senso di essenzialità della vita: dall'amore alla famiglia passando per l'amicizia. E ritorna sul palco la domanda: quanto riusciamo ad essere cristiani spendibili se basta poco a metterci uno contro l'altro? A mettere in crisi la nostra fede. Bravi tutti. Applausi. Sipario.
Ancora tre appuntamenti con la commedia in tre atti 'La bottega di zio Rocco' organizzata dalla parrocchia Sant'Agostino. I personaggi rappresentano le fragilita' che ogni giorno ognuno di noi potrebbe incontrare. Zio Rocco calzolaio che dopo anni in Canada decide di tornare in Italia ma fa la fame. Non riesce a mettere da parte nulla perche' nessuno lo paga. Allora lui si affida a san Crispino affinche' mandi qualcuno ricco nel suo laboratorio. Chi arriva invece? Una tirchia. Un professore che accecato dalla gelosia per il tradimento della moglie decide di farla finire. Ma e' cosi' codardo che pretende di essere ucciso. Gli amici.di zio Rocco, Giacomo e Peppino: il primo che mosso dalla smania di fare soldi vende la casa del suo migliore amico e quest'ultimo no si accorge di chi lo tradisce. Personaggi che rievocano i pirandelliani di Uno, nessuno e centomila. Gli stessi che cercano un'identita' e un ruolo. Ci sono poi Vito nipote di Rocco e la fidanzata ricca Angela. Il loro e' un amore contrastato dalla mamma di lei. Al centro del 'no s'ha fare' e' la ricchezza. La dote, di chi porta cosa e quanto. Zio Rocco pur di far apprezzare il nipote si traveste da donna. Alla fine pero' emerge la verita'. Di fronte a tutte: comprese le zie zitelle non per scelta. Invidiose di chi ha una famiglia. Accecate dal rancore del 'perche' nessuno ci ha volute'.
La bottega di zio Rocco e' quel luogo dove tutto puo' succedere. La scenografia, stilizzata e poliedrica, mette al primo posto l'interpretazione degli attori e sembra suggerire proprio quel senso di essenzialità della vita: dall'amore alla famiglia passando per l'amicizia. E ritorna sul palco la domanda: quanto riusciamo ad essere cristiani spendibili se basta poco a metterci uno contro l'altro? A mettere in crisi la nostra fede. Bravi tutti. Applausi. Sipario.