Tutti candidati (nessuno escluso). I programmi? I soliti. Storie di ordinaria campagna elettorale

Si susseguono incontri, si fanno nomi in vista delle elezioni

giovedì 8 agosto 2019 9.28
Che a Modugno sia partita la campagna elettorale è noto da tempo. Si susseguono incontri, si parla di nomi. I soliti noti ma tutto rimane in stanze segrete. Tutti, davvero tutti, sono pronti a smentire. I più audaci lanciano le veline e qualcuno abbocca. Ufficialmente sono usciti allo scoperto Antonio Stragapede con un motto diventato poi il nome del suo movimento 'Rinascita per Modugno'. Ernesto Chiarantoni già assessore nella prima giunta Rana. Di tradizione comunista. A giugno i nove consiglieri di opposizione hanno organizzato un incontro aperto alla città per sondare il terreno e capire quanto e se siano ancora credibili. All'appuntamento si sono presentati in molti: soprattutto giovani, legati alle associazioni cittadine che lavorano per il bene della città ( e pensiamo per esempio a Condivisione Italia). Giovani che sperano in una nuova città, dove non ci siano i buoni e i cattivi ma dove la collaborazione è il motore trainante.
Da questo gruppo eterogeneo (tradizione di sinistra e di destra) a settembre, dopo la pausa di agosto, uscirà il nome. Al momento la quadra non c'è. E se fra qualche settimana non ci sarà ancora l'alternativa saranno le Primarie. Circolano con insistenza tre nomi e un quarto poi legato alla segreteria provinciale del PD che farebbe già storcere il naso a qualcuno. Lo stesso onorevole Ubaldo Pagano già segretario provinciale del partito in una chiacchierata con Modugnoviva avrebbe sottolineato 'prima il programma poi il nome'. Ci sono le incognite Massimo Cassano e Michele Emiliano: il primo assessore l'altro presidente della Regione Puglia. Con i loro nomi. È chiaro. Ma la sinistra barese non starà certo a guardare. E si pensi per esempio a Michele Laforgia che a Modugno ha seguaci.
Fuori dal programma di questa ipotetica coalizione, al momento, il Psi di Giovanni Lomoro e Pinuccio De Santis. Ben diverso dallo stesso Psi, in rottura, di Augusto Bellino e Pino Bruno. Bisogna poi aggiungere il Movimento 5S e Lega Modugno.
Che farà invece il sindaco uscente Magrone? Potrebbe certamente ricandidarsi. Appoggiato da chi questa volta? Nonostante i comunicati parlino di giunta solida è ormai nota ed evidente la spaccatura. Tra assessori e nella stessa maggioranza. Ed è così evidente che in certi atti le firme di alcuni assessori non ci sono e non perché assenti. Lo si è visto nell'ultimo Consiglio Comunale dove il primo cittadino ha duramente attaccato Danilo Sciannimanico, assessore e il suo consigliere Panettella. Basta ascoltare parole di Tina Priore, consigliere, dopo l'intervento di Francesca Benedetto. E ancora: quello 'programmato' di Pasquale Pazienza presidente di Commissione Servizi Sociali contro Antonio Alfonsi. E infine la difesa di Nicola Magrone nei confronti dell'assessore alla Cultura Ilaria Leandro che anziché rispondere lei stessa alle domande del consigliere Panettella ha preferito tacere.
L'estate è ancora tutta addosso. E la campagna elettorale è soltanto all'inizio.