Trullo abusivo? Domani il Tar dà la sua lettura
Per l'ex dirigente del Comune era da abbattere
martedì 27 novembre 2018
16.32
Il Tar Puglia si pronuncerà, domani, sulla questione abusivismo nella quale è coinvolto un familiare del primo cittadino. La vicenda risale allo scorso anno, quando sono state avviate delle indagini su due presunti abusi edilizi.
I luoghi in questione sono due trulli alti 4,10 e 4,75 metri, un viale d'accesso e un piazzale intorno alle costruzioni di proprietà di Cristina Lucia Magrone, sorella del sindaco. L'area si trova sulla strada vicinale Vecchia Balsignano. Una zona classificata come di "notevole interesse pubblico". Con protocollo 10108 del 23 febbraio 2017 il responsabile unico del procedimento, poi rimosso, scriveva all'architetto Rosalisa Petronelli, del Servizio 4 – Assetto del Territorio del Comune di Modugno: "Agli Atti di questo Ufficio non vi sono elementi che legittimo l'attuale stato dei luoghi e la modifica catastale descritta. Da accertamenti planimetrici storici e dalle mappe catastali in possesso dell'Ufficio, non si rilevano elementi edilizi preesistenti". Di fatto quindi avrebbe avvallato l'ipotesi di un presunto abuso edilizio. Ci fu anche, da parte dei due consiglieri di minoranza del Pd, Fabrizio Cramarossa e Vito Del Zotti, una interrogazione consiliare sulla vicenda, che fu giudicata irricevibile dal presidente del consiglio cittadino, Valentina Longo, perché i due consiglieri avevano chiesto di approfondire faccende personali e non situazioni che attenevano alle mansioni istituzionali degli amministratori pubblici. Domani il Tar si pronuncerà, esprimendosi su una questione che dura da più di un anno. I consiglieri Del Zotti e Cramarossa hanno dichiarato di essere garantisti fino in fondo. "Tutti, sia il privato che l'ente, hanno diritto di procedere per i dovuti gradi di giudizio – spiega il consigliere di minoranza Fabrizio Cramarossa – domani verrà data lettura della sentenza e, una volta depositate le motivazioni, ne prenderemo atto".
I luoghi in questione sono due trulli alti 4,10 e 4,75 metri, un viale d'accesso e un piazzale intorno alle costruzioni di proprietà di Cristina Lucia Magrone, sorella del sindaco. L'area si trova sulla strada vicinale Vecchia Balsignano. Una zona classificata come di "notevole interesse pubblico". Con protocollo 10108 del 23 febbraio 2017 il responsabile unico del procedimento, poi rimosso, scriveva all'architetto Rosalisa Petronelli, del Servizio 4 – Assetto del Territorio del Comune di Modugno: "Agli Atti di questo Ufficio non vi sono elementi che legittimo l'attuale stato dei luoghi e la modifica catastale descritta. Da accertamenti planimetrici storici e dalle mappe catastali in possesso dell'Ufficio, non si rilevano elementi edilizi preesistenti". Di fatto quindi avrebbe avvallato l'ipotesi di un presunto abuso edilizio. Ci fu anche, da parte dei due consiglieri di minoranza del Pd, Fabrizio Cramarossa e Vito Del Zotti, una interrogazione consiliare sulla vicenda, che fu giudicata irricevibile dal presidente del consiglio cittadino, Valentina Longo, perché i due consiglieri avevano chiesto di approfondire faccende personali e non situazioni che attenevano alle mansioni istituzionali degli amministratori pubblici. Domani il Tar si pronuncerà, esprimendosi su una questione che dura da più di un anno. I consiglieri Del Zotti e Cramarossa hanno dichiarato di essere garantisti fino in fondo. "Tutti, sia il privato che l'ente, hanno diritto di procedere per i dovuti gradi di giudizio – spiega il consigliere di minoranza Fabrizio Cramarossa – domani verrà data lettura della sentenza e, una volta depositate le motivazioni, ne prenderemo atto".