Tammacco: «Con Fitto per dare un cambio di passo alla Puglia»
Il candidato al Consiglio Regionale ha parlato ieri pubblicamente
martedì 11 agosto 2020
12.45
Saverio Tammacco ha illustrato ieri pubblicamente la propria candidatura nel Consiglio della Regione Puglia in "La Puglia domani" e con Raffaele Fitto presidente: l'amministratore ha parlato davanti a una folta presenza di cittadini a Largo Sant'Andrea, intervistato dalla giornalista Marilena Pastore.
Inevitabile, come punto di partenza del dibattito, la questione legata al rapporto con il Governatore della Regione Puglia: «Continuare con Michele Emiliano non mi sembra opportuno perché fino ad oggi non si è dimostrato di saper creare una squadra attorno a sé. Un Presidente che è anche assessore all'agricoltura e alla sanità evidentemente punta più su se stesso che sugli altri. Ci tengo comunque a precisare che non ci sia stata alcuna rottura a livello istituzionale. Ciò che è mancato negli ultimi anni è la programmazione e per questo è necessario un cambio di passo».
Poi una riflessione sul pensiero ispiratore della sua candidatura: «La mia è la sfida di una comunità intera ha bisogno di creare di nuovo un legame tra il territorio e l'amministrazione pubblica identificata nel Consiglio Regionale. Con Raffaele Fitto e con una squadra coesa attorno a lui credo che si possano superare i problemi presenti in Puglia trovando soluzioni effettive nei fatti e non solo nelle parole. Servono figure con esperienza e soprattutto con la capacità di dialogo con i cittadini per ascoltare le loro esigenze».
«Vorrei che Molfetta possa passare da "terra di conquista" a "territorio al servizio dell'intera regione" - ha aggiunto Tammacco - Fino ad oggi i candidati e i consiglieri regionali sono stati quasi tutti di Bari, perché chiaramente prendere 5000 voti su Molfetta è ben diverso da prenderli a Bari. Noi non vogliamo rimanere legati al provincialismo e intendiamo avere un ruolo attivo per orientare il nostro futuro e anche quello di tutto il territorio del nord-barese, in sinergia con il resto della Regione ma senza essere relegati a stare in secondo piano».
Focus anche sulla questione sanitaria, di primo rilievo soprattutto in questo periodo di convivenza con il virus: «Penso che sia sotto gli occhi di tutti ciò che sta succedendo in campo sanitario. Abbiamo pochi ospedali e pure con scarso personale. In questo momento è necessario rivedere tutto il bacino d'utenza degli ospedali perché non è possibile che il nord-barese non possa vedere garantite le proprie necessità in proporzione al numero degli abitanti. Inoltre, mancano i medici, operatori sanitari e tutte quelle figure per le quali solo ora stanno emergendo concorsi per il loro inserimento. Ora più che mai è fondamentale anche il ruolo dei medici di base che sono le prime sentinelle sul nostro territorio».
Inevitabile, come punto di partenza del dibattito, la questione legata al rapporto con il Governatore della Regione Puglia: «Continuare con Michele Emiliano non mi sembra opportuno perché fino ad oggi non si è dimostrato di saper creare una squadra attorno a sé. Un Presidente che è anche assessore all'agricoltura e alla sanità evidentemente punta più su se stesso che sugli altri. Ci tengo comunque a precisare che non ci sia stata alcuna rottura a livello istituzionale. Ciò che è mancato negli ultimi anni è la programmazione e per questo è necessario un cambio di passo».
Poi una riflessione sul pensiero ispiratore della sua candidatura: «La mia è la sfida di una comunità intera ha bisogno di creare di nuovo un legame tra il territorio e l'amministrazione pubblica identificata nel Consiglio Regionale. Con Raffaele Fitto e con una squadra coesa attorno a lui credo che si possano superare i problemi presenti in Puglia trovando soluzioni effettive nei fatti e non solo nelle parole. Servono figure con esperienza e soprattutto con la capacità di dialogo con i cittadini per ascoltare le loro esigenze».
«Vorrei che Molfetta possa passare da "terra di conquista" a "territorio al servizio dell'intera regione" - ha aggiunto Tammacco - Fino ad oggi i candidati e i consiglieri regionali sono stati quasi tutti di Bari, perché chiaramente prendere 5000 voti su Molfetta è ben diverso da prenderli a Bari. Noi non vogliamo rimanere legati al provincialismo e intendiamo avere un ruolo attivo per orientare il nostro futuro e anche quello di tutto il territorio del nord-barese, in sinergia con il resto della Regione ma senza essere relegati a stare in secondo piano».
Focus anche sulla questione sanitaria, di primo rilievo soprattutto in questo periodo di convivenza con il virus: «Penso che sia sotto gli occhi di tutti ciò che sta succedendo in campo sanitario. Abbiamo pochi ospedali e pure con scarso personale. In questo momento è necessario rivedere tutto il bacino d'utenza degli ospedali perché non è possibile che il nord-barese non possa vedere garantite le proprie necessità in proporzione al numero degli abitanti. Inoltre, mancano i medici, operatori sanitari e tutte quelle figure per le quali solo ora stanno emergendo concorsi per il loro inserimento. Ora più che mai è fondamentale anche il ruolo dei medici di base che sono le prime sentinelle sul nostro territorio».