Sirti licenzia oltre 700 dipendenti, sciopero anche a Modugno
I sindacati: «Indispensabile aprire la discussione al Mise. Non è per noi sostenibile scaricare un ulteriore costo sulle spalle dei lavoratori»
giovedì 5 marzo 2020
13.17
«Nel corso dell'incontro con le organizzazioni sindacali Sirti conferma il licenziamento per 764 lavoratrici e lavoratori».
Inizia così la nota congiunta di Fim, Fiom, Uilm che comunica la situazione in cui si trova l'azienda che ha sede anche a Modugno.
«L'azienda ci ha rappresentato una situazione estremamente grave a causa del fatto che il piano industriale sarebbe stato bocciato - prosegue - e la continuità aziendale potrebbe essere garantita solo attraverso la presentazione di un nuovo piano industriale e sociale sottoposto ad un'ulteriore approvazione da parte di un ente terzo. Nonostante la disponibilità dichiarata dall'azienda a sostituire i licenziamenti con lo strumento dell'ammortizzatore sociale, ad oggi la procedura di licenziamento collettivo non è stata ritirata».
«Come organizzazioni sindacali e coordinamento nazionale riteniamo indispensabile aprire la discussione al Mise - sottolineano - Non è per noi sostenibile scaricare un ulteriore costo sulle spalle dei lavoratori. Per queste ragioni proclamiamo lo stato di agitazione di tutti i siti Sirti con un pacchetto di sciopero di quattro ore che saranno articolate territorialmente nei prossimi giorni».
Inizia così la nota congiunta di Fim, Fiom, Uilm che comunica la situazione in cui si trova l'azienda che ha sede anche a Modugno.
«L'azienda ci ha rappresentato una situazione estremamente grave a causa del fatto che il piano industriale sarebbe stato bocciato - prosegue - e la continuità aziendale potrebbe essere garantita solo attraverso la presentazione di un nuovo piano industriale e sociale sottoposto ad un'ulteriore approvazione da parte di un ente terzo. Nonostante la disponibilità dichiarata dall'azienda a sostituire i licenziamenti con lo strumento dell'ammortizzatore sociale, ad oggi la procedura di licenziamento collettivo non è stata ritirata».
«Come organizzazioni sindacali e coordinamento nazionale riteniamo indispensabile aprire la discussione al Mise - sottolineano - Non è per noi sostenibile scaricare un ulteriore costo sulle spalle dei lavoratori. Per queste ragioni proclamiamo lo stato di agitazione di tutti i siti Sirti con un pacchetto di sciopero di quattro ore che saranno articolate territorialmente nei prossimi giorni».