Rifiuti, i conti non tornano. Chi paga cosa e come?
Cramarossa (Pd): 'Come mai la delibera di Consiglio diventa determina?''
lunedì 21 maggio 2018
11.20
Tariffazione puntuale rifiuti (Tarip). I conti non tornano sull'indifferenziato. A dirlo il consigliere di minoranza Fabrizio Cramarossa che ha evidenziato un errore sul regolamento approvato il 26/03 dal Consiglio Comunale. Secondo Cramarossa ci sarebbe stato un errore sul volume di contenimento dei mastelli che, invece di essere di 40 litri, come da regolamento approvato, è invece di 30 litri.
"Nel consiglio comunale del 26 marzo fu approvato il regolamento della Tarip 2018 basato sul numero di svuotamenti annuali dei mastelli di 40 litri – afferma in una nota su facebook – purtroppo tra assessore e funzionari non si sono resi conto che i mastelli in dotazione alle famiglie hanno una capacità di 30 litri. Ci ha messo una pezza la responsabile del settore tributi che ha aggiunto un nuovo calcolo di svuotamenti minimi assegnati previsti per i mastelli di 30 litri, di cui nella delibera di consiglio del 26/03 non si fa alcun cenno".
Secondo Cramarossa quindi, l'amministrazione, accortasi dell'errore, non avrebbe ritenuto necessario convocare un nuovo consiglio per rivedere la disposizione, ma avrebbe lasciato che la responsabile di settore, mediante una determina del 09/05, risolvesse la questione rivedendo i numeri dei conferimenti minimi per i mastelli di 30 litri.
Leggendo la determina ci si rende conto che il numero di conferimento massimo annuale, calcolato dal 1/01, è diverso da quello che effettivamente il cittadino deve rispettare, dal 1/05 al 31/12, se vuole evitare aumenti di tassazione.
Analizzando la tabella della determina, dal 1\01 al 31\12 su 52 settimane, i numeri massimi di conferimenti sono 24 per una famiglia mononucleare, 32 per 2 persone, 40 per 3 persone, 48 per 4 persone, 52 per 5 o più persone. Ma i cittadini devono fare riferimento al numero di conferimenti dal 1/05 in poi, perché questi appena citati comprendono anche il periodo dal 01/01 al 1/05.
Quindi i numeri che i cittadini devono rispettare, per le 35 settimane, sono 16 conferimenti per famiglia mononucleare, 22 per 2 persone, 27 per 3 persone, 32 per 4 persone e 35 per 5 o più persone.
L'assessore all'Ambiente Tina Luciano ha dichiarato, rispondendo ai numerosi commenti degli utenti che chiedevano maggiori informazioni in merito alla questione sulla pagina Facebook del sindaco Magrone, che ci sarà presto una campagna informativa e che sono stati intensificati i controlli per chi abbandona i rifiuti o per chi non conferisce correttamente nell'apposito mastello.
"Ciascun contribuente paga comunque per un numero minimo di conferimenti – scrive l'assessore – buttare i rifiuti per strada non conviene, si rischiano sanzioni pesanti poiché sulle buste abbandonate la polizia locale sta effettuando dei controlli. Sono in atto controlli incrociati anche per chi lascia la busta per strada senza l'apposito mastello. Per chi invece ha necessità di buttare pannolini o rifiuti speciali è possibile chiedere passaggi supplementari senza costi aggiuntivi. Si premia chi meglio differenzia".
È indubbio che c'è molta confusione sul tema. I cittadini sono venuti a conoscenza del regolamento quando, ormai, era già entrato in vigore e, per di più, è anche retroattivo, quindi senza neanche saperlo, hanno già utilizzato una parte del "bonus conferimento" per i mesi da gennaio ad aprile.
"Nel consiglio comunale del 26 marzo fu approvato il regolamento della Tarip 2018 basato sul numero di svuotamenti annuali dei mastelli di 40 litri – afferma in una nota su facebook – purtroppo tra assessore e funzionari non si sono resi conto che i mastelli in dotazione alle famiglie hanno una capacità di 30 litri. Ci ha messo una pezza la responsabile del settore tributi che ha aggiunto un nuovo calcolo di svuotamenti minimi assegnati previsti per i mastelli di 30 litri, di cui nella delibera di consiglio del 26/03 non si fa alcun cenno".
Secondo Cramarossa quindi, l'amministrazione, accortasi dell'errore, non avrebbe ritenuto necessario convocare un nuovo consiglio per rivedere la disposizione, ma avrebbe lasciato che la responsabile di settore, mediante una determina del 09/05, risolvesse la questione rivedendo i numeri dei conferimenti minimi per i mastelli di 30 litri.
Leggendo la determina ci si rende conto che il numero di conferimento massimo annuale, calcolato dal 1/01, è diverso da quello che effettivamente il cittadino deve rispettare, dal 1/05 al 31/12, se vuole evitare aumenti di tassazione.
Analizzando la tabella della determina, dal 1\01 al 31\12 su 52 settimane, i numeri massimi di conferimenti sono 24 per una famiglia mononucleare, 32 per 2 persone, 40 per 3 persone, 48 per 4 persone, 52 per 5 o più persone. Ma i cittadini devono fare riferimento al numero di conferimenti dal 1/05 in poi, perché questi appena citati comprendono anche il periodo dal 01/01 al 1/05.
Quindi i numeri che i cittadini devono rispettare, per le 35 settimane, sono 16 conferimenti per famiglia mononucleare, 22 per 2 persone, 27 per 3 persone, 32 per 4 persone e 35 per 5 o più persone.
L'assessore all'Ambiente Tina Luciano ha dichiarato, rispondendo ai numerosi commenti degli utenti che chiedevano maggiori informazioni in merito alla questione sulla pagina Facebook del sindaco Magrone, che ci sarà presto una campagna informativa e che sono stati intensificati i controlli per chi abbandona i rifiuti o per chi non conferisce correttamente nell'apposito mastello.
"Ciascun contribuente paga comunque per un numero minimo di conferimenti – scrive l'assessore – buttare i rifiuti per strada non conviene, si rischiano sanzioni pesanti poiché sulle buste abbandonate la polizia locale sta effettuando dei controlli. Sono in atto controlli incrociati anche per chi lascia la busta per strada senza l'apposito mastello. Per chi invece ha necessità di buttare pannolini o rifiuti speciali è possibile chiedere passaggi supplementari senza costi aggiuntivi. Si premia chi meglio differenzia".
È indubbio che c'è molta confusione sul tema. I cittadini sono venuti a conoscenza del regolamento quando, ormai, era già entrato in vigore e, per di più, è anche retroattivo, quindi senza neanche saperlo, hanno già utilizzato una parte del "bonus conferimento" per i mesi da gennaio ad aprile.