Relazione semestrale Dia, le mani di Strisciuglio e Capriati su Modugno
Nuove dinamiche in seguito alla disarticolazione delle due propaggini dei clan Diomede e Capriati con l'operazione “Break 24”
venerdì 14 aprile 2023
10.12
«L'operatività dei numerosi gruppi di tipo mafioso anche nella provincia barese sottende una ramificazione di intrecci criminali con i clan autorevoli del capoluogo. Le dinamiche criminali in provincia rappresenterebbero l'immagine speculare degli assetti metropolitani e, sebbene si riscontrino lo stesso dinamismo e le stesse rivalità, talvolta in provincia i gruppi sarebbero in grado anche di convivere più pacificamente in ragione di una reciproca convenienza».
Inizia così la sezione dedicata alla provincia di Bari della relazione semestrale della Dia in merito alla situazione della criminalità organizzata. Diversi i clan che si dividono il territorio e su Modugno insistono ramificazioni del clan Capriati (vista la disarticolazione delle due propaggini dei clan Diomede e Capriati con l'operazione "Break 24"), oltre ad essere presente il "clan della luna", così denominato in riferimento ad uno storico boss degli
Strisciuglio da tempo detenuto, che estende la propria influenza sul nostro comune.
Principale fonte di introiti per i clan continua a essere rappresentata dai traffici di sostanze stupefacenti, oltre ad essere remunerative le attività connesse con i reati di tipo predatorio e, in particolare, le rapine ai danni di portavalori e autotrasportatori.
Inizia così la sezione dedicata alla provincia di Bari della relazione semestrale della Dia in merito alla situazione della criminalità organizzata. Diversi i clan che si dividono il territorio e su Modugno insistono ramificazioni del clan Capriati (vista la disarticolazione delle due propaggini dei clan Diomede e Capriati con l'operazione "Break 24"), oltre ad essere presente il "clan della luna", così denominato in riferimento ad uno storico boss degli
Strisciuglio da tempo detenuto, che estende la propria influenza sul nostro comune.
Principale fonte di introiti per i clan continua a essere rappresentata dai traffici di sostanze stupefacenti, oltre ad essere remunerative le attività connesse con i reati di tipo predatorio e, in particolare, le rapine ai danni di portavalori e autotrasportatori.