Quartiere Cecilia, genitori stanchi di una scuola di serie B

L'interrogazione del consigliere di minoranza Clementini

lunedì 17 settembre 2018 20.52
A cura di Roberta Marinelli
La succursale della Casavola al quartiere Cecilia sarebbe sempre più abbandonata. A dirlo un nutrito gruppo di genitori, che manda i figli a scuola nella sede distaccata della scuola modugnese. Lamentano non solo la fantiscenza della struttura, ma anche l'organizzazione e l'offerta che non sarebbero piu al passo con le altre scuole modugnesi. " Abbiamo aspettato tanti anni affinché si aprisse una sede distaccata della Casavola a Cecilia - afferma Antonio Lofino, che si è fatto promotore del disagio di questi genitori - all'inizio andava bene ma ora è completamente abbandonata a se stessa. Io stesso ho mandato i miei figli in un'altra scuola perché questa struttura è totalmente deficitaria. Mancano laboratori e strutture che altre scuole invece offrono". A riprova di ciò ci sarebbe una netta diminuzione degli iscritti alla prima media. Solo una classe si sarebbe costituita quest'anno. I genitori preferirebbero mandare i propri figli nelle strutture modugnesi perché più attrezzate e aggiornate.
"Ancora una volta Cecilia è lasciato a se stesso - commenta - questo mette in evidenza quanto le amministrazioni siano molto poco attente all'aspetto formativo/sociale in questo quartiere". I ragazzi di Cecilia devono, però, fare i conti con un altro problema : quello del trasporto. Se i mezzi messi a disposizione dagli istituti sembrerebbero rispondere al problema degli spostamenti, quest'ultimo ritornerebbe quando gli orari degli autobus non coincidono con quelli dell'attività scolastica. Fino al 1 ottobre, infatti, scuole come la Dante Alighieri avrebbero imposto un orario delle lezioni fino alle 13. I mezzi che la collegano al Cecilia, però, ci sarebbero solo alle 14. Si crea un tempo morto in cui i ragazzi non sanno dove andare e, pur potendo utilizzare il bus scolastico all'andata, sono costretti alle volte a prendere quello pubblico per il ritorno, con un ulteriore aggravio per le famiglie. Ovviamente speriamo che questa situazione sia transitoria e temporanea, ma rimane da chiedersi se non si semplificherebbe tutto permettendo ai ragazzi di Cecilia di usufruire di un servizio di istruzione che possa essere alla pari con quello degli altri istituti della città. A chiederselo anche il consigliere di minoranza del Cecilia Domenico Clementini che, interpellato da Modugno Viva, fa sapere, avvierà al più presto una interrogazione consiliare sul tema.