Quando l'aiuto arriva da un immigrato. Polemiche sui social
Il racconto di una cittadina 'salvata' dopo una disavventura
martedì 8 maggio 2018
11.47
Stop al razzismo. È la voce di una donna modugnese che si leva dal web per dire basta con i pregiudizi e i luoghi comuni sugli immigrati. La necessità di dire no nasce da un post, pubblicato dalla signora in un noto gruppo facebook dedicato a Modugno e ai suoi cittadini.
"Ho deciso di condividere sul gruppo la mia esperienza positiva che riguarda due extracomunitari – spiega - perché voglio che si smetta con la diffidenza e la paura verso coloro che hanno lasciato la loro patria e ora stanno solo cercando di rifarsi una vita".
Nel post ha raccontato di come due extracomunitari, senza chiederle nulla, l'abbiano aiutata, in un momento di difficoltà, a far ripartire l'auto che era in avaria. I commenti derivati dal racconto della signora hanno, però, scoperto una realtà di diffidenza e di luoghi comuni che dipingono la crescente intolleranza verso gli immigrati. Dal consueto "tornatevene a casa vostra" al "mai dare le spalle ai lupi", passando per "li manteniamo per fare nulla, almeno si sono guadagnati la giornata facendo qualcosa".
"Questi commenti mi hanno molto infastidita – afferma la signora – ci siamo dimenticati che siamo esseri umani, a prescindere da nazionalità e religione. Gli extracomunitari non sono tutti uguali, come non lo siamo noi, ma spesso si fa di tutta l'erba un fascio. Quante persone sono morte per mano di italiani? Quante donne? Ecco perché ho voluto scrivere dell'aiuto disinteressato che ho ricevuto e che ho molto apprezzato, diversamente dai commenti sul web. Voglio che passi il messaggio che non bisogna avere paura dei ragazzi di colore e invito chi la pensa come me a comunicare con qualunque mezzo, social e non, il nostro stop al razzismo".
"Ho deciso di condividere sul gruppo la mia esperienza positiva che riguarda due extracomunitari – spiega - perché voglio che si smetta con la diffidenza e la paura verso coloro che hanno lasciato la loro patria e ora stanno solo cercando di rifarsi una vita".
Nel post ha raccontato di come due extracomunitari, senza chiederle nulla, l'abbiano aiutata, in un momento di difficoltà, a far ripartire l'auto che era in avaria. I commenti derivati dal racconto della signora hanno, però, scoperto una realtà di diffidenza e di luoghi comuni che dipingono la crescente intolleranza verso gli immigrati. Dal consueto "tornatevene a casa vostra" al "mai dare le spalle ai lupi", passando per "li manteniamo per fare nulla, almeno si sono guadagnati la giornata facendo qualcosa".
"Questi commenti mi hanno molto infastidita – afferma la signora – ci siamo dimenticati che siamo esseri umani, a prescindere da nazionalità e religione. Gli extracomunitari non sono tutti uguali, come non lo siamo noi, ma spesso si fa di tutta l'erba un fascio. Quante persone sono morte per mano di italiani? Quante donne? Ecco perché ho voluto scrivere dell'aiuto disinteressato che ho ricevuto e che ho molto apprezzato, diversamente dai commenti sul web. Voglio che passi il messaggio che non bisogna avere paura dei ragazzi di colore e invito chi la pensa come me a comunicare con qualunque mezzo, social e non, il nostro stop al razzismo".