Plasma iperimmune, a Modugno una campagna di sensibilizzazione. La proposta in commissione Covid
Coinvolte nel progetto le associazioni Avis, Fratres e Fidas. Il consigliere Donati: «Vogliamo accorciare le distanze tra le persone e le istituzioni»
sabato 17 aprile 2021
10.06
Una campagna di sensibilizzazione che vedrà coinvolta l'amministrazione comunale insieme alle associazioni che si occupano di donazione del sangue (Avis, Fratres e Fidas), per aiutare i cittadini che hanno contratto il Covid e lo hanno superato a capire come muoversi e cosa fare per poter donare il plasma iperimmune. La proposta, nata su iniziativa del consigliere comunale Antonello Chessa, verrà presentata dal consigliere Donati in commissione Covid martedì prossimo.
«L'idea - spiega a ModugnoViva Giovanni Donati - è di mettere a disposizione dei cittadini dei numeri di telefono da poter contattare per avere informazioni, e accompagnarli passo passo nel processo che può portare a donare il plasma iperimmune. Creeremo un contatto diretto con le istituzioni sanitarie, così che dopo il primo contatto le persone potranno essere accompagnate a fare il prelievo necessario a stabilire se esiste la possibilità di donare, e poi nella fase successiva ad effettuare la donazione».
«Vogliamo accorciare le distanze tra chi ha contratto il Covid e sviluppato il plasma iperimmune e le istituzioni, considerando quanto per i malati sia importante intervenire quanto prima - aggiunge il consigliere - La presenza delle associazioni in supporto alle persone può essere uno sprone in più a donare».
«Ho già avuto contatti con le associazioni - conclude Donati - e stiamo anche pensando di attivare all'interno della campagna un servizio che permetta anche di accompagnare fisicamente le persone, nel caso in cui il cittadino coinvolto non abbia mezzi per andare a donare. Vogliamo aiutare a 360° il potenziale donatore».
«L'idea - spiega a ModugnoViva Giovanni Donati - è di mettere a disposizione dei cittadini dei numeri di telefono da poter contattare per avere informazioni, e accompagnarli passo passo nel processo che può portare a donare il plasma iperimmune. Creeremo un contatto diretto con le istituzioni sanitarie, così che dopo il primo contatto le persone potranno essere accompagnate a fare il prelievo necessario a stabilire se esiste la possibilità di donare, e poi nella fase successiva ad effettuare la donazione».
«Vogliamo accorciare le distanze tra chi ha contratto il Covid e sviluppato il plasma iperimmune e le istituzioni, considerando quanto per i malati sia importante intervenire quanto prima - aggiunge il consigliere - La presenza delle associazioni in supporto alle persone può essere uno sprone in più a donare».
«Ho già avuto contatti con le associazioni - conclude Donati - e stiamo anche pensando di attivare all'interno della campagna un servizio che permetta anche di accompagnare fisicamente le persone, nel caso in cui il cittadino coinvolto non abbia mezzi per andare a donare. Vogliamo aiutare a 360° il potenziale donatore».