Parchi chiusi a Modugno, Magrone: «Dispiaciuto ma costretto dalla situazione»
Il primo cittadino commenta su Facebook la decisione di provvedere ad una nuova serrata in città in questa fase 2
sabato 9 maggio 2020
0.26
Un'ordinanza che ha fatto discutere, quella con cui il sindaco Nicola Magrone ha chiuso di nuovo parchi e piazze cittadine. Le giostrine per i bambini sono anche state "impacchettate" (anche se a onor di cronaca quelle non sono mai state riaperte e nell'ultimo DPCM era scritto chiaramente che sarebbero dovute restare chiuse). In merito a questa decisione il sindaco Nicola Magrone ha voluto spiegare le sue ragione, e lo ha fatto con una piccola nota girata anche come post su Facebook.
«Mi dispiace molto per questa decisione che abbiamo dovuto prendere - sottolinea il primo cittadino - Chiudere un giardino non è una bella cosa. Abbiamo visto, però, che cosa accade dovunque, da Milano a Bari a Palermo a Cagliari: dopo tre mesi di 'reclusione', e con questo clima splendido, è inevitabile che le persone tornino a godere dell'aria, del sole e delle relazioni sociali. Noi dobbiamo essere responsabili, come lo siamo sempre stati sinora, senza lasciarci andare».
«Bisogna rispettare le regole - aggiunge concludendo Magrone - che sono poche e semplici: uscire solo per necessità (e comunque non stare sempre per strada, anche senza motivo), restare ad almeno un metro di distanza da chi incontriamo e portare la mascherina. Insomma, usare un po' di buonsenso: non ci vuole molto. Altrimenti da questa calamità non verremo fuori, e non potremo tornare davvero a godere delle piccole cose belle della nostra vita».
«Mi dispiace molto per questa decisione che abbiamo dovuto prendere - sottolinea il primo cittadino - Chiudere un giardino non è una bella cosa. Abbiamo visto, però, che cosa accade dovunque, da Milano a Bari a Palermo a Cagliari: dopo tre mesi di 'reclusione', e con questo clima splendido, è inevitabile che le persone tornino a godere dell'aria, del sole e delle relazioni sociali. Noi dobbiamo essere responsabili, come lo siamo sempre stati sinora, senza lasciarci andare».
«Bisogna rispettare le regole - aggiunge concludendo Magrone - che sono poche e semplici: uscire solo per necessità (e comunque non stare sempre per strada, anche senza motivo), restare ad almeno un metro di distanza da chi incontriamo e portare la mascherina. Insomma, usare un po' di buonsenso: non ci vuole molto. Altrimenti da questa calamità non verremo fuori, e non potremo tornare davvero a godere delle piccole cose belle della nostra vita».