Palmina tra spettacolo e riflessione

Una storia passata ma attuale, terminata ma non ancora finita, è quella di Palmina Martinelli, la 14enne fasanese uccisa nel 1981 probabilmente per un fatto di mafia. Al ricordo di questa vicenda che ancora pesa sulla storia della nostra regione come un tacito e occulto non detto è dedicato un incontro alla Chiesa del Purtgatorio, sabato 20 alle ore 19. Durante la serata, organizzata dalla fondazione Popoli e Costituzioni, si parlerà di lotta alla legalità, della violenza sulle donne e di quella mafia che ha stroncato una vita nel fiore degli anni e che colpisce là dove fa più male, nella giovinezza e nelle speranze per il futuro. Verrà anche messo in scena lo spettacolo teatrale "Palmina, amara terra mia" nel quale Giovanni Gentile, regista ed autore dello spettacolo, ripercorre le vicende della triste storia della ragazza fasanese mediante uno struggente ed intenso monologo.
Gli attori della Compagnia Teatro Prisma avranno il compito di far rivivere la storia di questa ragazza coraggiosa che, pur avendo tutti contro, in punto di morte è riuscita a denunciare i suoi aguzzini .
"Sabato 20 Gennaio sarà una serata per noi carica di emozione – annuncia la protagonista Barbara Grilli - Torniamo a Modugno, che è la nostra città di adozione e mettiamo in scena una storia intensa e forte alla presenza del sindaco Nicola Magrone che ha vissuto i fatti in prima persona".
Il sindaco Magrone, infatti, al tempo dell'omicidio della piccola Palmina era il Pm che indagò sulla faccenda e sostenne l'accusa avendo una forte influenza per la riapertura del caso nel 2016, precedentemente chiuso con l'assoluzione degli imputati perchè "Il fatto non sussiste".
" Palmina è stata dipinta come una bugiarda, una ragazzina che, in punto di morte, avrebbe addirittura calunniato i suoi aguzzini. – commenta il sindaco di Mogugno – Sono ancora fiducioso che Palmina possa ottenere giustizia, è una battaglia